Arriva in Procura la vicenda del dirigente del Comune avvistato in un negozio del centro storico in orario di lavoro. Dopo la denuncia su Facebook da parte di una vigilessa, pubblicata sulla bacheca dell’assessore al Personale Federico Eligi, l’amministrazione ha informato la magistratura dell’episodio. A confermarlo è lo stesso Eligi al Tirreno: “Quando ci arrivano segnalazioni del genere non solo attiviamo subito gli accertamenti, ma informiamo anche l’autorità giudiziaria”.
Degli accertamenti si occupa il dirigente del personale Francesco Sardo, ma il fascicolo è seguito da vicino anche dal Segretario generale del Comune Angela Nobile. “La magistratura verificherà se c’è un reato, noi cerchiamo di capire se effettivamente siamo di fronte un’irregolarità che deve essere sanzionata” spiega Nobile, “i risultati della nostra indagine interna arriveranno al più tardi domani”. Il Segretario conferma che tutti i dipendenti comunali, anche quelli che occupano posizioni di alto livello, devono timbrare il cartellino. Adesso sta al dirigente – il cui nome non è mai comparso sui giornali – difendersi dall’accusa di assenteismo, spiegando cosa ci facesse fuori dall’ufficio in orario di lavoro.
“Non stavo facendo “shopping” e avere scambiato poche parole con la titolare del negozio, alla presenza della vigilessa, affermando che ero in servizio (stavo rientrando in ufficio da un sopralluogo), non costituisce fatto rilevante sotto alcun aspetto” ha scritto la dirigente in una nota. “Nella mia qualità di dirigente ritengo di non aver violato nessuna norma, né contrattuale né etica, relativa all’orario di lavoro, considerando quanto previsto dal Ccnl della categoria che commisura la retribuzione non alle ore di servizio, ma al soddisfacimento dei compiti affidati e degli obiettivi assegnati. Mi sono resa, pertanto, disponibile a collaborare con gli organi di governo per qualunque ulteriore chiarimento, qualora si rendesse necessario, considerato che sono in corso gli accertamenti sulla vicenda”.
Rispetto all’opportunità di scegliere il social network per denunciare pubblicamente una vicenda del genere, Angela Nobile difende l’opera della vigilessa: “Si è trattato di uno sfogo, e al giorno d’oggi ci si sfoga anche su Facebook” ha detto il Segretario comunale.