Alla ripresa degli allenamenti dopo il pareggio casalingo di sabato contro la Reggiana il Pisa continua a mantenere il primato nel Girone B. Molte ancora le sfide da affrontare ma il gruppo guidato da Mister Braglia sta dimostrando di essere squadra solida e robusta soprattutto in difesa, dove con il nuovo assetto a tre, i nerazzurri appaiano più sicuri e lo dimostra il fatto di aver preso un solo goal nelle tre ultime gare disputate. A parlare oggi uno dei protagonisti della difesa ossia Paolo Rozzio, al suo terzo anno in nerazzurro.
Come vi trovate con la difesa a 3?
Ci stiamo trovando molto bene, ci avevo giocato poco nelle mie precedenti esperienze, ma mi sto adattando. Il fatto di aver preso meno goal con questo assetto sarà frutto della casualità. Il Mister chiede ai centrali esterni sia di destra che di sinistra di proporsi maggiormente, non sempre riusciamo a essere precisi, ma ci stiamo lavorando.
Il pareggio casalingo contro la Reggiana frutto anche della stanchezza per tre gare ravvicinate?
Direi di si, anche del caldo davvero intenso, ma questo non deve essere un alibi, era caldo per tutti e anche le altre squadre hanno giocato tre gare in pochi giorni. Contro la Reggiana siamo partiti bene poi i ritmi si sono abbassati, è anche vero che i nostri avversari si sono chiusi in difesa lasciandoci giocare ben poco.
Hai firmato con il Pisa un contratto importante, cosa ha influito nella tua scelta?
Mi sono trovato bene qui a Pisa nei due anni trascorsi , poi la presenza di Vitale che è uomo di calcio che se ne intende, e si vede, mi ha fatto prendere questa decisione per la quale sono contento.
Che partita ti aspetti sabato prossimo contro il Pro Piacenza?
Anche se il nostro prossimo avversario è ultimo in classifica dobbiamo stare molto attenti e non prendere sotto gamba la gara. Sebbene siamo primi in classifica dobbiamo affrontare con serenità tutte le sfide che ci sono, considerando che il girone è piuttosto equilibrato e le insidie sono molte. Non dobbiamo avere troppe pressioni, sappiamo che abbiamo delle potenzialità elevate ma non dobbiamo per questo sottovalutare nessuna squadra.
L’esterno Marco Frediani nato nelle giovanili della Roma e con un’importante esperienza la scorsa stagione tra i professionisti (30 gare disputate nel L’Aquila con 4 reti) non ha ancora trovato molto spazio nel Pisa di Mister Braglia per potersi mettere in evidenza, ma indubbiamente il suo talento potrà essere di grande aiuto a questa squadra, in una stagione che sarà sicuramente lunga e colma di insidie.
Come ti stai trovando con questo nuovo gruppo?
Mi sto trovando molto bene a livello di gruppo, siamo molti e tra di noi ci sono giocatori di esperienza che possono aiutare i più giovani. Tra le gare di Coppa Italia e quelle di campionato il Mister sta cercando di vedere tutti, capire le caratteristiche di ognuno, poi sono certo ci sarà spazio per tutti, il campionato è moto lungo.
Non hai ancora avuto molto spazio per giocare, tranne nella sfida contro il Gubbio, come lvivi questa scelta?
Chiaramente non giocare non fa mai piacere a nessuno, però siamo un gruppo numeroso e in molti sullo stesso livello, quindi sono sereno e spero presto di riuscire a giocare con più continuità.
Quale è esattamente il tuo ruolo?
Io nasco come esterno alto di sinistra, ideale per me il 4-4-2, perché mi piace saltare l’uomo e arrivare direttamente in area per la realizzazione finale. Attualmente Mister Braglia mi ha chiamato a giocare più a centrocampo, cercando anche di aiutare in fase difensiva, un ruolo per me inedito e nel quale devo cercare di migliorarmi.
Peccato per quel goal mancato contro il Gubbio da posizione privilegiata…
E sì, ma può succedere a tutti, accade ai grandi campioni già affermati può capitare anche a me. Il mio errore non è stato causato dall’emozione sono abituato a giocare davanti ad un pubblico importante, purtroppo non è andata bene, se la palla fosse entrata adesso parleremo d’altro.
Data la tua esperienza della scorsa stagione nel L’Aquila che differenze puoi notare rispetto al girone attuale?
Lo scorso anno secondo me il girone era diviso in due parti, un gruppo con squadre molto forti come Perugia, Frosinone ad esempio, con un buon livello di difficoltà. Quest’anno ci sono diverse squadre, alcune anche ben attrezzate ma magari composte maggiormente da giovani e la difficoltà più elevata sarà la stessa incontrata ad esempio contro la Reggiana: molte si chiuderanno in difesa, impedendo di giocare a viso aperto e utilizzando il contropiede. Sabato prossimo avremo un’altra gara complicata, perché malgrado il Pro Piacenza sia ultima in classifica, non dobbiamo sottovalutare l’impegno.