Un ospedale da campo che sbarca via mare: è il progetto di assistenza medica che parte dall’Italia e ha come mèta principale l’Africa (dove le necessità di aiuto, anche emergenziali, certo non mancano); e che vede come coprotagonisti anche due “nuclei specializzati” pisani: il Gcu-Gruppo chirurgia d’urgenza dell’Aop e il Servizio Protezione Civile della Provincia.
I quali, in agosto, hanno firmato un accordo di collaborazione su più livelli: prevedendo tra l’altro che uomini e mezzi dell’amministrazione di piazza Vittorio Emanuele possano supportare missioni del Gcu, guidato dal professor Giuseppe Evangelista, su scenari d’azione non solo nazionali, ma, appunto, anche internazionali.
Elpis è la dea greca della speranza
“Elpis” – una vecchia imbarcazione messa a disposizione dal Ministero dell’agricoltura e convertita in moderno mezzo di soccorso – è attrezzata con sala operatoria, laboratorio d’analisi e farmacia; e, potendo muoversi agilmente lungo coste e fiumi, è in grado di raggiungere aree non accessibili invece via terra. Rispetto alle capacità d’intervento del natante, il Gcu svolgerà funzioni integrative, portando esperienze e competenze nell’ambito dì rami chirurgici specialistici, sia con i propri medici, sia con il proprio ospedale da campo, pronto a essere allestito una volta che Elpis avrà raggiunte le zone di destinazione di volta in volta previste.
In quella cornice, la Protezione Civile della Provincia, garantirà a sua volta servizi non solo logistici e di sicurezza, ma anche, all’occorrenza, infermieristici e di primo soccorso. “Poter contribuire – dichiara per la stessa Provincia il direttore, Giuliano Palagi – a missioni con cui si potranno portare cure fondamentali a comunità umane in forte stato di bisogno è una grande responsabilità e un ancor più grande soddisfazione”.