Una piccola società con sede a Calci ha vinto il Tech Awards, uno dei premi umanitari più importanti al mondo assegnato dal Tech Museum of Innovation di San Jose in California, nel cuore della Silicon Valley. Si chiama Source International, è un’organizzazione non profit che offre supporto scientifico alle comunità che subiscono violazioni dei diritti umani ed è stata riconosciuta come uno dei 10 innovatori a livello mondiale per l’applicazione della tecnologia a beneficio dell’umanità.
I Tech Awards sono stati istituiti nel 2000 da quello che viene considerato il più grande e importante museo della tecnologia al mondo. Ogni anno vengono assegnati 5 premi in altrettante categorie: giovani innovatori, salute, sviluppo economico, educazione e ambiente. Proprio per l’ambiente è stato riconosciuto il lavoro del fondatore di Source International, Flaviano Bianchini, 32enne di origini marchigiane con studi a Pisa. L’organizzazione, una ONLUS, si occupa delle violazioni dei diritti umani legate in qualche modo a tematiche ambientali, in particolare di quelle provocate da grandi industrie estrattive pubbliche o private.
IL VIDEO CHE ANNUNCIA I VINCITORI
Source offre alle comunità la possibilità di accedere ad analisi ambientali di alta qualità per poter avere un controllo diretto sulle risorse, di usufruire di studi di livello internazionale su ogni tipo di impatto che si verifica sul loro territorio, fornisce assistenza legale e supporto strategico e logistico per campagne di lobby o advocacy. Fino ad oggi la società ha operato in Perù, Argentina, Guatemala e Honduras.
“Sono stati i responsabili dei Tech Awards a contattarci sei mesi fa, chiedendoci maggiori informazioni” racconta Flaviano Bianchini, che dopo la laurea specialistica in Scienze naturali a Pisa ha conseguito un Master in Human Rigths and Conflict Management alla Scuola Sant’Anna. Nel 2012 diventa membro di Ashoka, il principale network di imprenditori attivi nel sociale, ottenendo i fondi con i quali ha messo in piedi Source International. Che per adesso è piccola, nella sede di Calci Bianchini è l’unico a lavorare. Poi ci sono 3 collaboratori in Messico, Perù e Olanda. Ma c’è già il progetto di aprire una sede negli Usa.
Il premio del Tech Museum prevede anche un sostanzioso assegno da 25mila dollari, ai quali potrebbero aggiungersene altri 50mila il 13 novembre prossimo in caso di ulteriore vittoria nel confronto a due con l’altro candidato nella categoria ambiente. Per la società di Bianchini sarebbe quasi un anno di budget, inutile dire l’attesa con la quale aspetta il momento di partire per la California. “In ogni caso abbiamo già vinto una bella somma – dice il 32enne dal suo ufficio di Calci – e andare negli Stati Uniti sarà l’occasione di incontrare potenziali investitori”.