Il governatore sarà a Pisa giovedì prossimo. Anche il M5S incalza sull’argomento: “Dal governo via libera all’allungamento di Peretola fin dove il cemento lo consente”
Dopo la richiesta presentata ieri in consiglio da Raffaele Latrofa dell’NCD per chiedere spiegazioni al presidente della regione Enrico Rossi sul piano di sviluppo del sistema aeroportuale toscano, altre forze politiche si aggiungono al coro di voci preoccupate dal futuro di Peretola.
Diego Petrucci, capogruppo della lista civica Noi Adesso Pis@, annuncia la partecipazione della lista alla presentazione del libro del governatore Enrico Rossi in programma per giovedì prossimo, 2 ottobre dalle 21, presso il Centro Maccarrone, muniti di naso rosso da clown.
“Ci saremo anche noi – afferma – ed invitiamo tutti i cittadini pisani ad esserci perché fin dall’inizio di questa vicenda avevamo subito detto che Firenze avrebbe avuto la pista di 2400 metri e quindi ci hanno presi in giro e ci presenteremo con questo naso rosso per due motivi. In primo luogo perché abbiamo a che fare con dei pagliacci. In secondo luogo perché non vogliamo più farci prendere per il naso”.
“Lo Sblocca Italia del governo Renzi è un grimaldello contro lo scalo pisano pensato dallo stesso Renzi quando era Sindaco di Firenze”, ha aggiunto Maurizio Nerini, e Silvia Silvestri, ex consigliera comunale ed esponente della lista civica ha infine dato la sua lettura di ciò che sta dietro alla battaglia sugli aeroporti: “Questa operazione di Rossi contro il Galilei è stata uno scambio con Renzi per la sua riconferma a governatore della nostra Regione”.
Anche il Movimento 5 Stelle coglie l’occasione per tornare sul tema. Dice infatti la capogruppo in consiglio comunale Valeria Antoni: “Mentre nella periferia dell’Impero impazza la polemica sulla lunghezza della pista di Peretola di 2000 o 2400 metri, il baldo Presidente fiorentino del Consiglio inserisce nel decreto Sblocca Italia, e nemmeno tanto nascosto, un comma (n.11 del Capo I) che chiede l’avvio delle proposte lanciate da Enac in merito ai contratti di programma sugli scali aeroportuali. Che tradotto dal burocratese significa il via all’allungamento di Peretola fin dove il cemento lo consenta”.
“Che la politica fosse un mero esercizio di stile – afferma – e ciascun politico si dilettasse a dar fiato inutilmente alle trombe lo si sapeva, ma che si perda ancora tempo dietro a chi la spara più grossa per distrarre meglio, credo, a questo punto, sia palese. Mentre in Italia si muore sul lavoro, nelle fabbriche o si perde il lavoro costringendoci a una morte civile, il baldo presidente del consiglio dagli Usa ci istiga a selfarci sui cantieri, segno che o non ha mai lavorato un giorno o che non ha il polso della situazione (o entrambe)”.
