Dal Consiglio di amministrazione di Sat arriva il via libera alla progettazione per i lavori di ampliamento e riqualifica dell’aeroporto di Pisa. Due fasi previste entro il 2017, 25 milioni di euro di investimenti e un incremento del 34% della superficie del terminal passeggeri, che passerà da 24.000 metri quadrati a 32.300 (1.700 dei quali occupati destinati a nuovi spazi commerciali). Nei piani del nuovo socio di maggioranza, Corporación America, che ricalcano le precedenti pianificazioni, questo dovrebbe portare la capacità del Galilei a 6 milioni di passeggeri annui.

“L’ampliamento del Terminal Passeggeri previsto dalle fasi 1 e 2 a rientra in un più ampio programma di interventi articolato in quattro fasi indipendenti ed in logica modulare – recita il comunicato di Sat – fino ad un massimo di 7 milioni di passeggeri/anno. Gli investimenti complessivi previsti per le 4 fasi realizzative sono pari a circa 40 milioni di euro”.

La comunicazione arriva a pochi giorni dall’ok di Enac alla costruzione della pista di 2.400 metri di lunghezza all’aeroporto di Firenze, che nella visione del gruppo di Eurnekian – il magnate argentino a capo di Corporación America – è l’unica garanzia per il raggiungimento dei 4,5 milioni di passeggeri entro il 2030, come promesso al mercato. “Qualsiasi soluzione che non dovesse consentire il raggiungimento di tale obiettivo – spiegava la nota di Corporación America – provocherebbe inevitabilmente uno stop al piano di investimenti previsto con gravi ripercussioni sia per il progetto di sviluppo dell’Aeroporto sia per il processo volto alla creazione del Sistema Aeroportuale Toscano”.

Adesso il gruppo di Eurnekian attende l’approvazione da parte di Enac del Master Plan “tale da porre Adf nelle condizioni di perseguire il proprio piano di sviluppo preservando contestualmente gli obiettivi di SAT-Aeroporto di Pisa”, si leggeva nella nota di lunedì 22. Anche su questo fronte non dovrebbero esserci sorprese, visto che il benestare di Enac alla fusione tra i due aeroscali è arrivato nei giorni immediatamente successivi all’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione.