C’è voluto quasi un mese per rintracciare il colpevole di un furto che ha del macabro. La Polizia ha scoperto e denunciato l’uomo che intorno alla metà di settembre si è introdotto nel Pronto soccorso di Pisa ed ha approfittato di un attimo di distrazione degli operatori per sfilare un anello in oro giallo dal dito di un corpo conservato all’interno della cosiddetta stanza di stabilizzazione, nella quale si eseguono le procedure di accertamento del decesso.
Ad accorgersi del furto il personale medico, che al momento di dover restituire gli effetti personali del defunto – giunto al Pronto soccorso in fin di vita dopo un incidente sul lavoro – hanno constato la mancanza dell’anello che l’uomo aveva al dito all’arrivo in ospedale.
Nei giorni successivi il personale del posto di Polizia di Cisanello hanno ascoltato il personale medico, gli infermieri, gli operatori socio sanitari e tutti coloro che per ragioni potevano essere transitati nella stanza di stabilizzazione, compresi altri pazienti.
Messo alle strette il colpevole è crollato e ha confessato le proprie responsabilità, raccontando agli uomini della Polizia che l’anello era già stato venduto in un’oreficeria del centro cittadino, sulla quale sono in corso le indagini. Dai primi accertamenti sembra prendere corpo l’ipotesi di un’accusa di ricettazione nei confronti dei gestori del negozio.