Dopo il primo incontro del 9 ottobre, continua con altri due appuntamenti il ciclo di incontri che la sezione pisana del Club alpino italiano dedica al lupo. Ad inaugurare il ciclo Viviana Viviani e Stenio Pasquini della Polizia provinciale di Pisa che si sono concentrati sull’area della Toscana centro-meridionale; il 30 ottobre toccherà a Marco Lucchesi, tecnico faunistico libero professionista, raccontare come se la passano i lupi nelle Alpi Apuane. A chiudere sarà Willy Reggioni del Wolf appennine centre, che il 20 novembre parlerà del lupo sull’Appennino tosco-emiliano. Gli incontri si terranno nella sede della sezione del CAI Pisa in via Fiorentina 167 alle ore 21.00.
Oggi in Toscana la presenza del lupo è accertata sia sulla dorsale Appenninica sia nella porzione centro-meridionale della regione. Diffuso ampiamente sul territorio italiano alla fine del XX secolo, questo animale ha ridotto drasticamente il suo habitat con l’espansione dell’antropizzazione. Agli inizi degli anni ’70, lungo l’intera catena appenninica, la popolazione di lupi era costituita da pochi nuclei distribuiti in modo frammentario lungo la dorsale dell’Appennino centro-meridionale, per un totale di poco più di 100 individui.
E’ in quegli anni che il Parco nazionale d’Abruzzo promuove l’Operazione San Francesco, la prima campagna in difesa di questo mammifero ridotto ormai alle soglie dell’estinzione. Campagna incentrata da un lato sulla ricerca di tipo etologico e dall’altro su una campagna eco-sociologica molto vivace, la prima del suo genere in Italia, mirata a rivalutare l’immagine ed il ruolo di questo importante predatore, che in breve conquistò il cuore e la mente dell’opinione pubblica.
Negli anni successivi il lupo ha allargato la sua area di presenza, in particolare lungo la catena appenninica e più recentemente anche sulla catena alpina. Questo processo di espansione è il risultato di una serie di fattori di natura ecologica, ambientale e legale; in Italia non sono mai state effettuate operazioni di reintroduzione, ripopolamento o di introduzione di lupi in natura.
Non tutti però vedono di buon occhio l’espansione del lupo. In molte zone della Toscana si sono verificati attacchi ai greggi di ovini, almeno 700 i capi di bestiame uccisi nel 2013 secondo Coldiretti, molti dei quali attaccati in Val di Cecina e nel volterrano. Per questo la Regione Toscana ha comunicato che indennizzerà gli allevatori vittime degli attacchi, i quali dovranno presentare entro il prossimo 14 novembre.