Dall’Ilva ai CIE passando attraverso la storia di Rosa Cantoni, “Giulia”, protagonista della Resistenza friulana. Tre date e tre appuntamenti con il teatro civile di narrazione al Cinema Teatro Lux, un percorso attraverso la storia, i dilemmi e le contraddizioni del paese Italia.
A dare il via alla rassegna, sabato 18 ottobre, L’eremita contemporaneo – MADE IN ILVA di Anna Dora Dorno. Vincitore di numerosi premi, lo spettacolo prende vita dal diario di un operaio dell’Ilva di Taranto e dalle testimonianze di alcuni operai che lavorano nella stessa fabbrica, intervistati dalla Compagnia Instabili Vaganti.
La trasposizione artistica fa riferimento alla vicenda reale dell’acciaieria più grande d’Europa che condiziona la vita dell’intera città di Taranto e dei suoi lavoratori, intrappolati tra il desiderio di evadere e fuggire da una fabbrica che è causa di danni ambientali, di malattia e di morte, e la necessità di continuare a lavorare.
Lo spettacolo è il frutto di un accurato lavoro di ricerca e di sperimentazione fisica e vocale sul rapporto tra organicità del corpo e inorganicità delle azioni legate al lavoro in fabbrica attraverso il quale emerge una critica all’alienante sistema di produzione contemporaneo che trasforma l’essere umano in una macchina artificiale, un corpo allo spasmo che si muove per reagire al processo di “brutalizzazione” imposto dalla società. L’attore spinge il proprio corpo all’estremo attraverso funamboliche sospensioni, azioni acrobatiche e ripetitive, interagendo continuamente con suoni che diventano ritmi ossessivi e che si trasformano in musiche eseguite dal vivo, in cui le note si intrecciano col canto di una voce femminile che gli ordina “Lavora! Produci! Agisci! Crea!”.
La scena, composta da strutture metalliche, è resa cangiante dall’uso di video‐proiezioni che rievocano il contesto della fabbrica, delle numerose fabbriche che ancora esistono come fantasmi di un’epoca moderna ormai trascorsa. L’attore attraversa questa sorta di inferno contemporaneo, fatto di ritmi alienanti e spazi distorti, giungendo a spogliarsi della propria identità e a indossare una maschera anonima, senza volto, per difendere l’essenza del proprio animo.
L’eremita contemporaneo insegue una salvezza impossibile, nel tentativo di sentire il proprio vivere organico, in contrapposizione al ferro‐freddo, al processo di inorganicità delle regole di produzione dell’attuale sistema sociale, che reprimono la libertà creativa dell’uomo e dell’artista.
Regia Anna Dora Dorno
Con Nicola Pianzola
Canti originali e voce Anna Dora Dorno
Musiche Riccardo Nanni
Oggetti di scena Nicoletta Casali
Scene e disegno luci Anna Dora Dorno
Video Nicola Pianzola
Composizione drammaturgica originale
di A. D. Dorno sulle testimonianze
di operai dell’ILVA di Taranto.
Premio Antonio Landieri
Teatro d’Impegno Civile 2013
Premio della critica Ermo Colle 2013
II° Premio della giuria al 12° Festival teatrale di resistenza – Premio Museo Cervi 2013
Premio sezione internazionale al 16° IIFUT
International Iranian Festival of University Theatre di Tehran ‐ Iran.
Selezionato dalla giuria Visionari al festival Kilowatt 2011 a Sansepolcro
Selezionato dalla giuria di STOFF Stockholm Fringe Festival 2012 ‐ Svezia
Premio OFF X 3 2010 di Spazio OFF di Trento.
I prossimi appuntamenti della rassegna:
Sabato 15 Novembre – Sospiro D’Anima (La storia di Rosa) di e con Aida Talliente;
Sabato 13 Dicembre – Chi ama brucia. Discorsi al limite della Frontiera a cura di Ortika.