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Giovedì in consiglio una mozione sui matrimoni gay

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Ha già scatenato le prime reazioni della politica cittadina la presa di posizione del Sindaco Marco Filippeschi, che ieri ha dichiarato al nostro giornale di essere pronto a disobbedire alla circolare Alfano sulla trascrizione nel registro di stato civile dei matrimoni gay contratti all’estero.

“Di fronte alla richiesta di iscrizione nel Registro di Stato Civile del Comune di Pisa di un matrimonio omosessuale celebrato all’estero, sceglierei di procedere”, ha detto il sindaco, che ha poi aggiunto: “Non ho ancora avuto notizia di richieste di questo genere”.

Le opposizioni di centro destra in consiglio comunale, a partire dal consigliere Diego Petrucci della lista civica Noi adesso Pis@, hanno parlato di “forzatura”. Il consigliere Giovanni Garzella (FI-PDL) di “gravi irregolarità”, mentre il consigliere Raffaele Latrofa (NCD) di “polemiche strumentali e ideologiche”.

Ciccio Auletta, capogruppo della lista Una città in comune ha invece definito la posizione di Filippeschi “scelta minima di civiltà”. E sul tema si è espressa anche la consigliera Simonetta Ghezzani (SEL) che ha presentato una mozione che sarà votata nel prossimo Consiglio Comunale fissato per giovedì 16 Ottobre.

“Con questa mozione – spiega Ghezzani – impegnamo così l’Amministrazione del Comune di Pisa a emanare una apposita Direttiva con la quale si dispone che il Servizio anagrafe, stato civile ed elettorale del Comune di Pisa e, per esso, i delegati alle funzioni di Ufficiale di Stato civile dovranno provvedere a trascrivere nell’archivio come previsto dal DPR 396/2000, su richiesta degli interessati, previo scrutinio della documentazione prodotta ai sensi del medesimo DPR, gli atti attestanti la celebrazione di matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso”.

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