Sciopero di 4 ore venerdì 17 ottobre in vista e in preparazione della manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma. Così la Cigl di Pisa dà il via alla mobilitazione contro la riforma del lavoro, il Jobs Act del Governo Renzi.
“Con la richiesta della fiducia sul Jobs Act il Governo – scrive la Cigl Pisa – dopo aver negato il confronto con la rappresentanza del lavoro, ha compiuto una palese forzatura che comprimendo il dibattito parlamentare, ha posto le basi per un’ulteriore precarizzazione dei giovani lavoratori, ha tolto diritti invece di estenderli, ha accentuato una logica di subordinazione del lavoro nei confronti dell’impresa, ha aperto spazi all’arbitrio e al sopruso”.
Il disegno di legge delega, approvato “con una maggioranza assai risicata (solo 5 voti in più del necessario)” viene definito dalla CIGL “lacunoso, ambiguo, indefinito e, in molte parti, sfuggente nei criteri. La fiducia richiesta al Parlamento ha avuto come unico fine quello di portare in Europa lo scalpo dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori”.
Dichiarazioni di facciata quelle del Governo Renzi per la Cigli, dietro le quali ” non sembra, infatti, essere emersa (al vertice europeo svoltosi a Milano) alcuna effettiva ed efficace apertura, né alcun diverso indirizzo per politiche economiche espansive dell’Unione Europea” Il disegno di legge delega passa ora all’esame della camera dei Deputati.
“La Cgil continuerà con tutte le forme democratiche a sua disposizione a dar voce alla sua proposta di politica economica e di modifica della legge delega”. In contrasto con il Jobs Act dunque sarà a Roma il 25 ottobre, un appuntamento che segna ” l’inizio di una lunga campagna per affermare le ragioni del lavoro. Il nostro obiettivo è, come sempre, quello di estendere i diritti ed eliminare la precarietà nel mondo del lavoro. Chiediamo un piano straordinario di occupazione a partire dai giovani perché la vera emergenza del Paese è l’occupazione e la risposta non può essere la diminuzione dei diritti e la precarizzazione, ma la creazione di lavoro”.
E per questo venerdì 17 è stato convocato uno sciopero generale nella provincia di Pisa di 4 ore e un presidio, alle ore 15, sotto la Prefettura di Pisa.