Proclamato lo stato di agitazione per il personale del Comune di Pisa dopo un’assemblea sindacale molto partecipata che si è svolta questa mattina. Al centro della protesta c’è il mancato accordo sul contratto decentrato, ovvero il salario accessorio per la produttività, che i dipendenti comunali rischiano di vedersi tagliato fino a 500 euro annuali.
“Venerdì 24 ottobre – si legge in una nota delle Rsu – l’amministrazione dichiara che sul fondo del salario accessorio mancheranno circa 400.000 euro in termini matematici circa 500 euro in meno di produttività per ciascun dipendente”. In particolare, si legge ancora, “l’amministrazione ha deciso di far recuperare al personale comunale – decurtando le risorse stabili del fondo della produttività – una cifra di 82mila euro derivante da somme erogate negli anni precedenti”.
A questo si aggiunge “la rinuncia da parte dell’amministrazione ai piani riorganizzativi per una migliore funzionalità dei servizi”, piani che avrebbero dovuto essere presentati entro il 31 marzo di quest’anno e in assenza dei quali la voce relativa al contratto decentrato non può essere aumentata. “Questa è la parte più consistente della perdita di salario, cioè 300.000 circa”, spiegano i delegati sindacali.
Per queste ragioni dopo l’assemblea quasi un centinaio di dipendenti si sono diretti negli uffici del sindaco, occupando temporaneamente le stanze. Il sindaco non era presente, come in un primo momento neanche l’assessore al personale Federico Eligi, e a parlare con i dipendenti è stato l’assessore al bilancio Andrea Serfogli, che ha illustrato una situazione diversa: “Le risorse non sono state tagliate, ma occorre trovare il modo per distribuirle – ha detto – e ne parleremo nella prossima giunta perché c’è la volontà politica di procedere in questa direzione”. “Una prospettiva contraddittoria rispetto a quando dettoci nei tavoli di trattativa”, ha fatto notare la Rsu Sandra Ricciarelli. “Ne prendiamo atto ma chiediamo coerenza e che si agisca davvero di conseguenza a quanto ora dichiarato”.
“Il problema è tecnico non politico”, ha detto Eligi una volta giunto in Comune. “Ho scoperto solo lunedì di questa situazione – ha aggiunto – e ho chiesto al segretario generale, che presiede la delegazione trattante, se sia o meno un problema superabile”.
I sindacati hanno quindi replicato affermando che “l’amministrazione ne è a conoscenza da gennaio, ma non si è attivata in tempo”, e che “se i fondi di produttività ci sono per le posizioni organizzative e i dirigenti devono potersi trovare per tutti”.
Il personale ha dato quindi mandato ai delegati sindacali di non firmare l’accordo sul contratto decentrato e si è dato appuntamento per martedì, quando la giunta affronterà la situazione creatasi.