Anche a Pisa si costituisce SinistraDem Campo Aperto, la corrente del Pd che fa capo a Gianni Cuperlo. Il Partito Democratico ha indetto un’assemblea costituiva, aperta ad iscritti e non, che si terrà venerdì 7 novembre alle 21 nella sede storica del partito, in via Fratti 9.
Questo il comunicato diffuso dal Pd:
La sinistra è di fronte ad una prova decisiva. Il nostro Paese, travolto da un crisi dalla quale dobbiamo continuare a cercare un’uscita, non può permettersi di trovarsi diviso proprio nel momento in cui deve raggruppare le sue forze migliori. Abbiamo di fronte un importante percorso di riforme, un appuntamento che non dobbiamo e non possiamo mancare. Il nostro impegno è quello di discutere sui contenuti e contribuire a migliorarle. Per fare questo serve un partito. Un partito che discuta e parta dalle istanze della base, che stimoli e promuova il lavoro sui territori, che si confronti con i problemi, le virtù e le realtà verso le quali si deve rapportare una grande forza popolare di sinistra. Serve un campo aperto: ai singoli, a culture diverse, a movimenti, ad associazioni. Quello che non serve è uno schieramento diviso tra tifoserie e schiacciato su un leader. Mai come adesso sono necessari luoghi di confronto, di partecipazione e discussione sulle prospettive dell’Italia e dell’Europa, in un mondo sempre più globalizzato e attanagliato dalle ingiustizie generate dal neoliberismo che ha creato la crisi. Dignità e diritti umani sono le parole che la sinistra da immaginare deve fare proprie, rifiutando i miti del futurismo privo di visione e degli slogan creati per il momento, senza alcun contenuto di lungo periodo. Si sente continuamente citare la parola “cambiamento”. E cambiare si deve. Ma nella direzione giusta, nell’equità e col coraggio di investire le risorse dove serve. E oggi necessita creare lavoro, combattere la povertà, rimettere in moto l’economia. La sinistra deve accettare questa sfida vivendola come un nuovo inizio, perché a questo serve la sinistra.
Mi sembra giusto: l’area di quelli che non sono (ancora) saltati sul carro del vincitore ritiene di non avere abbastanza poltrone e si organizza per chiederne di più sotto il pretesto delle divergenze politiche. Domani, alla resa dei conti, saranno comunque tutti insieme a votare le solite porcate, come del resto fanno sempre sia in Parlamento, sia a Pisa in Consiglio comunale (quando ci vanno).
Poi lamentiamoci che la gente si butta sull’antipolitica. Se la politica è questa…