La ricca tradizione alimentare del Piemonte, fra tipicità storiche e “nuovi classici”: come la birra artigianale, che proprio qui ha visto, a metà anni Novanta, uno dei luoghi di nascita (l’altro “epicentro” è stata la Lombardia) del movimento della microproduzione italiana. “Una Piccola Francia in Italia” è il titolo della serata che va in scena giovedì prossimo, 13 novembre, nelle sale del Club culturale “Tiribillò legato col filo”, in via Del Tiro a Segno, 22 (traversa di viale delle Cascine).
L’appuntamento – frutto di una collaborazione tra il locale organizzatore e il Gruppo di degustazione “Puro Malto”, anch’esso di Pisa e attivo da anni nella promozione del “buon bere” – vedrà alcuni piatti tipici della “terra dei Savoia” abbinati appunto a quattro birre regionali, tutte appartenenti alla gamma di “Montegioco”, marchio tra i più quotati attualmente, a livello nazionale e internazionale, grazie all’abilità del suo fondatore e titolare, Riccardo Franzosi, già vincitore, nel 2012, del titolo di birraio dell’anno. Questa la scaletta della serata, che avrà inizio alle 21.
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Antipasti: peperoni alla monferrina (Monferrato), cipolle ripiene e insalata russa (Canavese), flan di spinaci con fonduta (Asti); in abbinamento: “RatWeizen”, Hefeweissbier, 5.5%, ambrata.
Primi piatti: tagliolini “tajarin” all’albese (Alba) e gnocchi di erbe “rabatòn” (Alessandria); nel calice: “RurAle”, English Extra Special Bitter, 5.8%, ambrata scura.
Secondo piatto: fritto misto alla piemontese (vitello, pollo, fegato, salsiccia, funghi…); in accompagnamento: “Tentatripel”, Tripel abbaziale, 8.5%, ambrata.
Dessert: un bonét al cacao, amaretto e rhum (Langhe), servito insieme alla “Bran”, Barley Wine, 8.5%, scura.
Quota di partecipazione 25 euro: info e prenotazioni: 335-7783485, tiribillolegatocolfilo1@gmail.com.
Quella di giovedì è la nuova tappa di un percorso di “incontri a tema” al quale il Club Tiribillò ha dato inizio da tempo e che a questo punto può dirsi solidamente avviato. Oltre agli appuntamenti a carattere gastronomico (con serate di degustazione e abbinamento tra la cucina del locale e le bottiglie di affermati brand enologici o brassicoli), il circolo in via del Tiro a Segno organizza anche giornate incentrate attorno ad argomenti d’interesse non esclusivamente legati alla tavola.
Ad esempio – recependo una tendenza in grandissima voga negli Stati Uniti e in via d’estensione anche in Europa – la data di domenica prossima, 9 novembre, sarà dedicata allo svolgimento di “laboratori teorico-pratici” per l’apprendimento di varie tecniche di lavoro al filo (uncinetto, uncinetto tunisino e forcella), con cui divertirsi a realizzare borse, accessori vari (porta-spiccioli, astucci, tracolle), bigiotteria e altro ancora.
L’iniziativa, progettata di concerto con l’associazione “Bagni Crea” e “Lola La Merceria” (entrambe di San Giuliano), si articolerà in due fasce orarie: la prima dalle 10 alle 12.30 e la seconda dalle 15 alle 17.30; tra l’una e l’altra, una sosta con pranzo conviviale. La quota d’adesione (50 euro) dà la possibilità di seguire due laboratori e di partecipare al pranzo; a disposizione infine anche uno spazio d’animazione per i bambini (info e prenotazioni sempre ai recapiti 335-7783485 o tiribillolegatocolfilo1@gmail.com)
Ma non in questi “rami” si esaurisce l’attività del Tiribillò. Il Club – aperto nel pomeriggio e a cena, nei giorni feriali, e fin dall’orario del pranzo nei festivi – mette a disposizione la proprie strutture e la propria cucina (“specializzata” in primis nella preparazione di piatti delle tradizioni salentine e toscane, senza per questo escludere le altre scuole regionali, italiane e internazionali), per esigenze varie e diverse: pranzi di lavoro, cene in famiglia o con gli amici, accoglienza a trecentosessanta gradi per piccole o grandi feste di cerimonia.
In particolare, Cristina e Vittorio De Santis (e con loro tutto lo staff) offrono il loro “Birthday Service”: i compleanni al Tiribillò, con formula “elastica” (dal semplice utilizzo di sale e giardino, fino alla preparazione di catering e “rinfreschi personalizzati”), pensata per andare incontro a qualsiasi tipo di esigenza. E i prezzi sono “amichevoli” anche quelli: il servizio è destinato, con profilo “veri low cost” a tutti gli affiliati Acsi, con la possibilità di effettuare il tesseramento direttamente al locale.
Tornando alla serata gastronomica di giovedì 13, “Una ‘Piccola Francia’ in Italia”, dedicata al Piemonte, alla sua cucina e alle sue birre artigianali, un particolare rilievo merita essere dedicato alla scelta, appunto, del birrificio “ospite”con i suoi prodotti: “Montegioco”. Un marchio che prende nome dall’omonimo paese della Val Grue, a pochi chilometri da Tortona (provincia di Alessandria), antica terra di confine con Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna.
Nato nel 2005, lo stabilimento brassicolo ha il suo “inventore” (l’impianto è stato realizzato all’interno di quello che era un vecchio magazzino), il suo titolare e il suo “motore” nella persona di Riccardo Franzosi. Un brewer di talento che, dopo aver coltivato la sua passione per “chiare, ambrate & scure” come semplice hobby, ha deciso poi di trasformare questa passione in un vero e proprio lavoro. Suo marchio di fabbrica è il forte legame con il territorio dei Colli Tortonesi: che si concretizza in etichette come “Quarta Runa” (preparata con l’utilizzo della rinomata Pesca di Volpedo), “Garbagnina” (tra gli ingredienti la ciliegia Bella di Garbagna, presidio Slow Food), e la Tibir (beer-champagne all’uva Timorasso).
Questa, per concludere, una breve descrizione delle birre in assaggio al Tiribillò nel corso della serata di giovedì 13.
Rat Weizen: dorata da 5,5 gradi, in stile Hefeweizen, contrassegnata dai profumi classici della tipologia (banana e chiodo di garofano), nonché da un gusto di timbro dolce-acidulo.
Rurale: ambrata da 5,8 gradi, in stile Special Best Bitter, dagli aromi articolati (frutta, biscotto, caramello, sentori erbacei, pepati e agrumati) e dal gusto amaricante.
Tentatripel: dorata intensa da 8.5 gradi, in stile Tripel, con bouquet vigoroso (melassa, radici, frutta stramatura) e bocca dolce-amaricante.
Bran: scura anch’essa da 8,5 gradi, in stile Scotch Ale, provvista di un olfatto perentorio e tostato (caffè, tabacco, liquirizia), oltre che di un palato caldo e avvolgente, in cui emergono note di cacao e caramello scuro.
Con questi calici e con i piatti della propria cucina, il “Tiribillò” vi aspetta giovedì 13 novembre, per celebrare insieme le tradizioni del “Piemonte a tavola”.