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I civatiani chiedono le primarie per le regionali. Su Rossi: “Luci ed ombre”

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Pubblichiamo di seguito l’intervento di Stefano Fabbri e Cristiana Conti, dell’area civatiana del Pd, rispettivamente della segreteria provinciale  e della direzione comunale del PD, in merito al vivo dibattito che in questi giorni si sta svolgendo all’interno del partito. Oggetto della discussione è la ricandidatura di Rossi e il mancato ricorso alle primarie per le prossime elezioni regionali.

Il florilegio di dichiarazioni di autorevoli esponenti del PD sulla questione delle primarie per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione maschera una realtà di fatto. Cioè che non esiste un reale giudizio politico articolatamente critico sul governo di Enrico Rossi.

Rivendichiamo, a Pisa ed in tutta la Toscana, di aver sempre tenuto una posizione coerentemente critica su alcune tra le scelte fondanti la legislatura che si va a concludere e di aver posto – derisi e sbeffeggiati dai più – il tema delle primarie fin da questa estate.

Si pongono infatti una serie di questioni sulle quali chiamare a confronto il Partito: dal tema della sanità, su cui spesso si sorvola, alle implicazioni ambientali del Pit (invitiamo a rileggere la mole di documentazione critica elaborata a Prato e Pistoia sull’impatto della nuova pista di Peretola sulla piana, nonché le posizioni assunte a Pisa sulla questione aeroporto, o ancora le elaborazioni dei compagni grossetani sulla questione della Tirrenica), alla gestione dei rifiuti, tema caldissimo in tutto il sud della Toscana.

Non si tratta di campanilismo o di faide di partito: si tratta di un giudizio tra luci ed ombre sull’operato del Governatore che ci spinge a richiedere con forza le primarie; sarebbe saggio da parte del PD regionale prendere in considerazione l’ipotesi di un regolamento che aiuti il dibattito anziché azzerarlo o liquidarlo con sufficienza. Sussiste poi un evidente problema di metodo: al di là del giudizio che possiamo avere sul suo operato, il Governatore Rossi ha tutto il diritto di riproporre la sua candidatura attraverso un percorso partecipativo e deliberativo previsto anche dallo Statuto del Partito.

Invece ci siamo trovati di fronte ad un’investitura dall’altro, a scelte imposte con un tweet. E questo è un metodo per noi inaccettabile. Siamo, insieme a molti altri esponenti del PD toscano, fortemente impegnati nella ricerca di un altro candidato da affiancare al Governatore uscente Enrico Rossi nella corsa per l’elezione del presidente della Regione Toscana. E proprio per questo motivo chiediamo che il partito, anche a livello regionale, si attivi per organizzare le primarie.

Stefano Fabbri
Membro della Segreteria Provinciale PD, Pisa

Cristina Conti
Membro della Direzione Comunale PD, Pisa

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Pubblicato il: 14 novembre 2014

Argomenti: Pisa, Politica

Visto da: 990 persone

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