Rimossi nella notte fra giovedì e venerdì i cinque totem dell’Agorà, al centro di una battaglia dello storico circolo che ad agosto si era vista notificare l’avviso in base al piano degli impianti pubblicitari a gestione privata.
Un piano per cui Una città in comune-Prc e Movimento 5 stelle avevano avviato un percorso nella commissione comunale competente affinché si arrivasse a una sua modifica, ripristinando la possibilità di spazi informativi gratuiti per le associazioni senza scopo di lucro.
“È un gesto di prepotenza – ha commentato la consigliera 5 Stelle Elisabetta Zuccaro – a fronte di un percorso politico avviato dal nostro gruppo, da Una città in comune-Prc e dal consigliere del gruppo misto Armando Paolicchi – ci sembra inopportuno negare la dialettica politica. La rimozione dei totem in questa fase è la conferma della tendenza autoritaria di questa amministrazione che nega la possibilità di comunicare al tessuto associativo cittadino che rappresenta una ricchezza per Pisa”.
A fargli eco Ciccio Auletta che parla di un gesto di prepotenza che interrompe la dialettica politica: “È paradossale – afferma – che la regolarità tecnica alla nostra richiesta di discutere la revisione del piano arrivi all’indomani della rimozione dei totem. Si esautora il lavoro delle commissioni consiliari”.
“L’Agorà perde cinque spazi informativi, e dovrà anche sostenere le spese per la rimozione – dice Walter Lorenzi del circolo Agorà – ma soprattutto oggi si sancisce l’assenza di spazi informativi per l’associazionismo di base. L’unica possibilità prevista è quella di spazi temporanei a pagamento. Così si trasforma un diritto costituzionale in un diritto di censo”.
Dello stesso avviso il consigliere Auletta. “Solo chi ha soldi ha diritto in questa città. Il caso dei totem multimediali è paradigmatico con le sue inserzioni a pagamento. Le associazioni no profit dovrebbero poter pubblicizzare iniziative che migliorano la città”.
“Per tre volte – spiega Walter Lorenzi – abbiamo chiesto di incontrare gli assessori preposti per un confronto sul tema, ma ala nostra richiesta non c’è stato seguito. Una giunta che si è data assessorati che dovrebbero implementare la cultura della legalità, i rapporti con l’associazionismo culturale e la partecipazione, procede con un atto di forza senza avviare un confronto. L’assessore Dario Danti (a cui sono affidate le ultime due deleghe, ndr) non ha proferito parola sulla questione. Dovrebbe essere rimosso o presentare lui stesso le dimissioni. Come fa a rappresentare i mondo delle associazioni se in un momento come questo non dialoga con noi?”.
Per lunedì 24 novembre è stata convocata un’assemblea cittadina aperta. L’appuntamento è al circolo Agorà in via Bovio alle ore 21.
f.p.
Ma l’Agorà non è un circolo ARCI? (domanda retorica, certo che sì). E allora perchè l’ARCI non dice nulla? Una volta prendeva posizione anche sulle notizie meteo se non gli tornavano. Oh tempora, oh mores!!!