Passa da Pisa la campagna internazionale contro la pena di morte Cities for Life promossa dalla comunità di S.Egidio. Anche quest’anno sarà una testimone a raccontare ai ragazzi delle scuole cittadine le esperienze dei condannati a morte e dei loro parenti: si tratta di SueZann Bosler, fondatrice di Journey of Hope, associazione di parenti delle vittime contro la pena capitale. L’incontro si terrà mercoledì 26 novembre, dalle ore 10.30 alle ore 12.30 al cinema Odeon. Ad accoglierla anche Ranieri Del Torto, Presidente Consiglio comunale di Pisa e Marilù Chiofalo, assessore alle Politiche sociali.
SueZann Bosler fu aggredita da uno sconosciuto il 22 dicembre 1986, mentre si trovava nella canonica della chiesa insieme al padre, il reverendo Billy Bosler. Il padre di SueZann fu colpito da 24 coltellate, lei invece nel tentativo di soccorrere il padre venne pugnalata alla schiena e alla testa e poi lasciata a terra: si salvò solo perché creduta morta dal suo aggressore. Mentre giaceva sul pavimento, sentì l’assassino saccheggiare la casa e il padre emettere l’ultimo respiro. Billy Bosler era sempre stato contrario alla pena capitale tanto che una sera, durante una discussione con la figlia affermò: “Se mi dovesse capitare di essere ucciso, non vorrei che il mio assassino fosse messo a morte”.
Così, nel nome di suo padre, SueZann chiese ai giurati di risparmiare la vita dell’assassino James Bernard Campbell; per questo si è impegnata per più di 12 anni durante il lungo processo sull’omicidio. Le sue posizioni, anche processuali, di opposizione totale alla pena capitale, provocarono un contrasto aperto con i procuratori e i giudici della Florida, che arrivarono a minacciarla di incriminazione per oltraggio alla corte se avesse ancora insistito con i giurati. Il 13 giugno 1996 i suoi sforzi sono stati coronati e la sentenza è stata commutata in ergastolo.
Nel 1997 SueZann Bosler ha fondato, insieme ad altri familiari delle vittime, l’associazione Journey of Hope, attiva contro la pena capitale e per la sua commutazione in ergastolo senza condizionale. Negli ultimi trent’anni molti paesi del mondo hanno iniziato ad abolire la pena di morte, o quantomeno a mettere in atto una moratoria non eseguendo di fatto le sentenze di morte.
La Comunità di Sant’Egidio e la Lega Mondiale per l’abolizione della pena di morte hanno proposto l’istituzione della Giornata Internazionale delle Città per la vita – città contro la pena di morte, che si affianca alla Giornata mondiale contro la pena di morte che si celebra il 10 ottobre. Protagoniste le città del mondo impegnate nel richiedere la moratoria della pena capitale, che con un gesto simbolico scelgono di illuminare un monumento significativo, proprio nel giorno in cui si ricorda la prima abolizione nel mondo, il 30 novembre del 1786, da parte del Granducato di Toscana. Per questo a Pisa alle ore 13 verrà issata sul Ponte di Mezzo la bandiera della campagna mondiale contro la pena di morte.