Nel pomeriggio di martedì 9 dicembre un cittadino ha notato un buco sul tetto della chiesa della Qualquonia, struttura del XIV secolo del quartiere di Sant’Antonio. In seguito alla segnalazione sul posto è giunto un folto spiegamento di forze, tra Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, Protezione civile e tecnici comunali. In seguito alle verifiche si è appurato che a cadere è stato un travicello dell’edificio sconsacrato da tempo. “Il Comune – si legge in una nota di Palazzo Gambacorti – ha già dato mandato di avviare un intervento per ripristinare quanto prima la copertura dell’immobile. Sempre in corso la valutazione delle opere da compiere e dei relativi importi, ma si stima un investimento di alcune decine di migliaia di euro”.
Le condizioni di estremo degrado della chiesa sono state denunciate nel gennaio scorso dal Movimento 5 Stelle pisano con un video finito anche sul blog di Beppe Grillo. Nel sopralluogo effettuato qualche giorno dopo la denuncia del consigliere 5stelle Valeria Antoni, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Serfogli ha ricordato che l’amministrazione è già intervenuta con lavori di somma urgenza per una spesa complessiva di 30.000 euro per fermare le infiltrazioni di pioggia dal tetto e per recuperare una parte crollata. Sempre in quell’occasione Serfogli stimava in circa 900.000 euro complessivi i costi di un intervento organico di restauro.
Il Comune di Pisa si è già rivolto alla Fondazione Pisa per finanziare i lavori, ottenendo per adesso un nulla di fatto. Il progetto redatto nel 2010 dall’architetto Francesco Pasqualetti non è stato approvato dai vertici della fondazione, nel gennaio scorso l’assessore Serfogli ventilava la ripresa in mano del progetto con il coinvolgimento diretto della Soprintendenza. Oggi l’amministrazione fa sapere che il responso della fondazione con sede sul Lungarno Gambacorti è atteso per la fine del 2014.