“La protesta dei lavoratori è giustificata e si estende in tutte le province. Abbiamo fatto pressioni sul governo e sul parlamento, in vista della presentazione del maxiemendamento. Dobbiamo mantenere alta la pressione e raggiungere il risultato”. Con queste parole il presidente Marco Filippeschi si è rivolto ai lavoratori della Provincia, impegnati nella mobilitazione contro la riforma Delrio che prevede lo smantellamento degli enti provinciali. Dopo aver sfilato in corteo per le vie cittadine, ieri i lavoratori hanno raggiunto la sede della Provincia nella sala del consiglio dove si è svolta un’assemblea alla quale sono intervenuti anche Filippeschi, il Segretario della Camera del lavoro Gianfranco Francese, il segretario confederale della UIL Renzo Rossi e Alessandro Canestrelli Cisl Funzione pubblica.
I sindacalisti hanno ricordato come la riforma metta a rischio di esuberi 20mila lavoratori a tempo indeterminato e oltre 2mila precari, e che i pesanti tagli previsti nella Legge di Stabilità mettono a rischio il funzionamento dei servizi di area vasta, dalla sicurezza scolastica alla tutela ambientale, passando per la viabilità e le politiche attive sul lavoro.
“L’iniziativa dei lavoratori – ha dichiarato Filippeschi – affianca quella dei sindaci e viceversa. Nell’assemblea ho trovato sintonia. Ci sono preoccupazione, volontà di affermare garanzie e dignità per il lavoro e consapevolezza della necessità di una riforma seria, gestibile, che dia ai cittadini servizi di qualità. Perché della gestione di servizi su una scala di area vasta è una necessità oggettiva”. “Guardiamo alle decisioni del parlamento. La pressione deve dare risultati, per la sostenibilità finanziaria, che vuol dire garantire investimenti su scuole, strade e ambiente, e per i lavoratori, per percorsi di ricollocazione secondo il trasferimento delle funzioni. Nei prossimi giorni l’iniziativa dei sindaci crescerà – ha proseguito Fillippeschi – per attuare la riforma Delrio e avere le risorse e le regole adeguate per poterlo fare”.
Al termine dell’assemblea i lavoratori hanno deciso di continuare l’occupazione della sala consiliare, che verrà costantemente presidiata. Infine registriamo con piacere che sia il consiglio comunale di Pontedera che quello di Cascina hanno approvato una mozione di solidarietà nei confronti delle Province.