Cresce i numero dei turisti stranieri a Pisa: i primi nove mesi del 2014 hanno visto un incremento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2013. Questo il quadro che fotografano i dati provinciali della Banca d’Italia diffusi da ConfcommercioPisa.
“Niente di clamoroso – commenta Federico Pieragnoli, direttore di ConfcommercioPisa – ma l’annus horribilis sembra definitivamente alle spalle”.
Necessario, affinché si possa ottenere risultati migliori dice Pieragnoli che “le istituzioni mettano gli imprenditori in condizione di fare vera accoglienza. Nel turismo si deve investire seriamente, per alzare risolutamente lo standard dei servizi pubblici, garantire informazioni capillari e puntuali, semplificare procedure e adempimenti, ridurre le tariffe”. ” raggiungere il vicino litorale pisano piuttosto che a pochi chilometri la splendida Certosa di Calci. Pisa ha tutte le potenzialità per poter giocare un campionato di serie A, ma su questi aspetti fondamentali, siamo ancora una città da terza categoria”.
Il turismo rappresenta per Confcommercio il settore su cui puntare nel 2015 per superare la crisi economica e occupazionale. Per farlo dice Pieragnoli “si devono “coinvolgere al massimo gli imprenditori locali del settore, per una efficace promozione del territorio. Come ad esempio non è stato fatto con il progetto ‘Torre di Pisa in miniatura’, in cui le nostre imprese turistiche locali sono state completamente ignorate. Parliamo di manager, imprenditori, professionisti che girano il mondo, frequentano le fiere internazionali e conoscono perfettamente questo settore. Non sono stati coinvolti. Peccato, perché da soli, non si va da nessuna parte. Di più, non si può pensare di spendere 120 mila euro per simili iniziative e poi caricare gli imprenditori con la tassa di soggiorno, e poi con la tassa di scopo, con aumenti tariffari e così via”.
Necessario poi per il direttore di ConfcommercioPisa cogliere l’opportunità che offre l’Expo a Milano: “In Italia 20 milioni di visitatori, 3 milioni dall’Europa, dagli Stati Uniti, dal Giappone. Una marea di turisti da tutto il mondo e le ricadute economiche non riguarderanno solo la Lombardia, ma tutte le regioni italiane. Pisa ha una occasione d’oro. Lo hanno capito solo alcuni dei nostri imprenditori, che stanno lavorando da oltre un anno affinché il brand Pisa, in occasione di Expo 2015 possa essere una destinazione ancora più attraente per i tour operator internazionali”.