A dare l’allarme un giovane che dopo aver cercato informazioni su internet sulla struttura per la quale i quattro chiedevano soldi, e non aver trovato niente, ha chiamato i Carabinieri
Una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri ha intercettato nel ieri pomeriggio in corso Italia un gruppo di quattro ragazzi che richiedeva ai passanti una offerta libera, spacciandosi per appartenenti ad una casa famiglia e dicendo di essere senza soldi e con poco o nulla da mangiare: diverse sono state le persone che si sono lasciate trarre in inganno, effettuando numerose donazioni.
Un giovane ragazzo, fanno sapere i Carabinieri, dopo aver lasciato una offerta, si è però incuriosito e dopo essersi allontanato ha controllato su internet, con il proprio cellulare, l’ubicazione e il nome della casa famiglia della quale i quattro ragazzi avevano detto di far parte, non trovando però nulla: a quel punto, sentendosi tratto in inganno, il ragazzo ha chiamato il 112 descrivendo i fatti e richiedendo l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri che si è portata su corso Italia, identificando i giovani intenti a richiedere offerte.
I quattro sono stati identificati. Sono persone molto giovani: un ragazzo albanese del ’91, un moldavo del ’92, un torinese dell’83 e un ragazzo di Crotone dell’84, che alla banca dati sono risultati tutti con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona e saranno denunciati per truffa ed abuso della credulità popolare.
Sequestrati gli oggetti che tentavano di vendere alle persone ed il provento delle vendite.
“Spesso si notano gruppi di giovani richiedere firme o offerte libere con le motivazioni più varie – commenta il nucleo provinciale dei Carabinieri – normalmente per comunità di tossicodipendenti o per case famiglia con persone in difficoltà: a volte però queste motivazioni sono soltanto un pretesto per impietosire i passanti, cercando di ricavare più soldi possibili, mentre in realtà dietro non esiste nessuna casa famiglia o comunità, ma semplicemente la volontà di ingannare e quella di cercare di guadagnare soldi facili in maniera poco onesta”.
GODO.