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Vigili a guardia della movida, la Vicecomandante: “Vogliamo capire come si spostano i giovani in città”

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Dopo la diffusione di un ordine di servizio da parte di un sindacato, la Vicecomandante della Municipale pisana spiega il perché dell’iniziativa coordinata dalla Questura, che domani arriva in Consiglio comunale con il question time di Una città in comune – Prc


“Chi ha fatto uscire il documento non ha capito il significato dell’iniziativa, si tratta di un intervento banale e sono colpita dal fatto che un sindacato lo stigmatizzi utilizzando toni del genere”. La Vicecomandante della Polizia Municipale di Pisa Tiziana Lensi commenta così la diffusione dell’ordine di servizio diramato il 29 gennaio, che chiede agli “ispettori coordinatori” di monitorare “le presenze antropiche sulle aree cittadine ove si svolge la movida, attenzionandole più volte nel corso del turno”. A diffondere il documento è stato il Cobas pubblico impiego, che ha girato alle redazioni dei principali organi di stampa cittadini l’ordine accompagnato da una nota.

Per il Cobas si tratta di una vicenda emblematica di come “l’amministrazione comunale stia stravolgendo ruoli e funzioni della Polizia Municipale, nel silenzio assenso delle forze sindacali e politiche”. “Ci sono interi quartieri – prosegue il sindacato – dove sporadica è la presenza dei vigili, funzioni ridotte, eppure si continua a costruire servizi a uso e consumo dei commercianti (e non dei cittadini)”. “Il progetto città sicura, nella sua nuova versione, non è stato mai presentato ai sindacati – si legge nel comunicato – che accettano pedissequamente il turno notturno, il regolamento nuovo sulla Polizia Municipale è fermo in Consiglio da mesi”. “A ciascuno le proprie riflessioni – conclude la nota – a noi la denuncia che i soldi pubblici vengono mal spesi e il corpo della Municipale sta diventando un grande fratello ridicolo costretto a contare il numero dei presenti alla movida per soddisfare le paranoie securitarie di qualcuno”.

“È una nota rivolta agli ispettori, non al personale, che si trovano a fare coordinamento alle pattuglie dalla centrale operativa” replica il numero due dei vigili pisani, “lo scopo è monitorare, guardando gli schermi che diffondono le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, come si modifica la quantità di presenze nella zona del centro storico nelle ore della movida”. L’iniziativa, spiega Lensi, è in accordo con le altre forze di Polizia e coordinata dalla Questura, e punta a “capire come si evolve nel corso delle serate lo spostamento dei giovani in città, dando anche un nuovo significato le tante telecamere installate a Pisa”.

“Nessun problema nemmeno per quanto riguarda la privacy” assicura la Vicecomandante Lensi, “ci limitiamo a una visione di insieme che non permette il riconoscimento degli individui, per il quale è necessario zoommare”. Il documento che regola l’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza vieta infatti agli ispettori in servizio nella centrale operativa della Sesta porta di visualizzare gli schermi, a meno che non ci sia il sospetto fondato di un reato in corso. “In sostanza utilizziamo il video come si fa quando dobbiamo monitorare il traffico e indirizzare le pattuglie” chiarisce Tiziana Lensi.

Intanto la vicenda arriva anche in Consiglio comunale con il question time presentato da Una città in comune – Prc. “Visto l’ordine di servizio – recita il testo dell’interrogazione presentata da Marco Ricci – e considerata la ridotta disponibilità di personale, in particolare sui turni serali, la necessità di vigilanza su tutto il territorio cittadino, tenuto conto del fatto che uno dei fattori principali di insicurezza per i cittadini è rappresentato da comportamenti stradali scorretti, che per controllare gli stessi sarebbe necessario disporre del maggior numero possibile di agenti della Polizia Municipale, e tenuto conto che nel suddetto ordine di servizio si fa esplicito riferimento ad una richiesta del Questore Vicario, si chiede al Sindaco e alla Giunta se fossero a conoscenza della disposizione e quale obiettivo si voglia perseguire con la stessa”.

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Pubblicato il: 4 febbraio 2015

Argomenti: Cronaca, Pisa

Visto da: 827 persone

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