Fino al 28 febbraio l’atrio di Palazzo Gambacorti ospita una mostra sul settimo presidente della Repubblica, scomparso nel 1990 e arrestato a Pisa nel 1929
“L’uomo dello sdegno e della speranza”, questo il nome della mostra dedicata all’ex Presidente della Repubblica organizzata dall’associazione I Cavalieri e ospitata nell’atrio di Palazza Gambacorti fino al 28 febbraio. L’esposizione, che ha ricevuto la validazione scientifica dell’associazione nazionale Sandro Pertini ed il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Pisa, Università di Pisa e della Fondazione Sandro Pertini, è composta da circa 40 pannelli sui quali è riportata biografia, foto, caricature, recensioni, interviste tratte da giornali d’epoca. Tra il materiale selezionato anche lettere e documenti sulla vita e la storia del presidente che alzò la coppa del mondo al cielo nel 1982.
È a Pisa che nel 1929 il 33enne Pertini viene arrestato da un gruppo di camicie nere, che lo riconoscono mentre cammina in corso Vittorio Emanuele, oggi corso Italia. L’allora militante socialista era in città per incontrare Ernesto Rossi, con il quale progettava un attentato a Benito Mussolini.
In occasione della mostra diverse gli incontri pubblici organizzati. Lunedì 23 febbraio alle 17.30 – giorno della vigilia del 25° anniversario della scomparsa di Pertini, avvenuta il 24 febbraio 1990 – nella Sala Regia del Comune è prevista una conferenza alla quale parteciperanno l’ex ministro socialista Claudio Martelli, l’ex sindaco di Pisa e oggi deputato Paolo Fontanelli e il sindaco Marco Filippeschi, oltre ai rappresentanti dell’Anpi. A coordinare il giornalista Antonio Valentini del Tirreno.
Il 26 febbraio alle 10.30 al Cinema Teatro Lux verrà proiettato il documentario “Mi mancherai”, una produzione Rai Educational, alla presenza dell’assessore Marilù Chiofalo, del professor Stefano Caretti (presidente dell’associazione nazionale Sandro Pertini) e dell’onorevole Valdo Spini (presidente Fondazione Circolo Fratelli Rosselli).