L’idea avanzata è quella di andare verso una pianificazione di area vasta con l’obbiettivo di rilanciare l’area costiera
Una pianificazione di area vasta costiera, per progettare lo sviluppo di Pisa e Livorno in modo coordinato.
Questa la proposta avanzata da SEL Pisa e SEL Livorno a partire dalla discussione sul piano regolatore del porto di Livorno, con l’ampliamento Piattaforma Europa, per cui la giunta di Filippo Nogarin nei giorni scorsi ha dato il via libera alla variante anticipatrice del piano strutturale.
Un’opera “necessaria non solo per Livorno e per Pisa, ma per tutta la Toscana”.
Il porto di Livorno, spiegano Andrea Cionini e Roberto Idà di Sel Livorno “ha bisogno di fondali che consentano l’ingresso in porto delle navi porta-containers che oggi faticano a entrare”. Un’opera dunque che servirebbe per sorreggere e stimolare l’economia non solo locale.
A questo si aggiunge la necessità “di realizzare banchine per l’attracco delle navi da crociera che costituiscono una porta d’accesso di qualità per Livorno e per la Toscana. Oggi i turisti sbarcano invece fra cumuli di ghiaia e carbone”. Un intervento dunque che andrebbe nella direzione di favorire il turismo, anche con la prospettiva che Livrono possa diventare un porto testa di crociera, e che interesserebbe direttamente anche Pisa.
Una visione e un progetto da realizzare, sottolineano da Sel, che “deve tener ben presenti i problemi ambientali, sia per a costa livornese che per quella pisana. Ma per la costa di Pisa Idà “non c’è rischio di erosione”.
“A partire dalla questione della tutela ambientale, su una prospettiva di potenziamento dell’economia e di sviluppo del turismo” dice Simonetta Ghezzani di SEL “Pisa e Livorno, che fino ad ora si sono sviluppate in maniera antagonista e difforme, devono iniziare a cooperare e lavorare insieme”.
Se il piano strutturale dell’area pisana sembra essersi arenato, “più senso avrebbe”, sottolinea anche il coordinatore provinciale di SEL Paolo Fornai”, “iniziare a lavorare sull’idea di un’area metropolitana costiere”.
