Indagato il responsabile dell’ufficio entrate dell’ente. Il Cnr: “ci faremo carico di tutte le problematiche connesse alle attività ordinarie e straordinarie dell’Istituto”
C’è un’indagine della procura di Pisa in merito ai guai contabili dell’istituto di Fisiologia Clinica. L’ipotesi di reato per il “buco”, al momento accertato sui 4 milioni di euro nelle casse dell’istituto che fa capo al Cnr è quella di truffa.
La notizia, anticipata giovedì 19 da paginaQ, è stata confermata in ambienti giudiziari. L’attività investigativa è culminata nella giornata di mercoledì 18 in una serie di perquisizioni e acquisizioni di documenti, ed è scattata in seguito alla segnalazione alla procura della Repubblica del direttore del dipartimento Giorgio Iervasi che ha depositato una serie di atti che evidenziavano anomalie nella contabilità.
Come anticipato dal nostro giornale, in una riunione del Consiglio di istituto dello scorso 22 dicembre si parlava di un una voragine pari a 2,4 milioni di euro relativa agli anni 2013 e 2104. Nel verbale della riunione Iervasi spiega che “una stima ufficiale è ancora difficile” e che a questa cifra sarebbe da aggiungere almeno un altro milione di euro di entrate accertate.
Come riportato ieri da Panorama, nel bilancio dell’IFC la differenza tra l’accertato (33,7 milioni di euro) e l’incassato (24,2 milioni di euro circa) relativa al quadriennio 2011-2014 porta alla cifra a 9,5 milioni circa. Di questi, almeno 4 sono risultati relativi a entrate con titoli non esigibili, sui restanti invece sono ancora in corso le verifiche.
Al momento c’è una persona sola iscritta nel registro degli indagati. Si tratta di Marco Borbotti, la persona incaricata alla gestione delle risorse in entrata, licenziato lo scorso 10 gennaio per irregolarità nel titolo di studio: la sua laurea in economia e commercio risulterebbe infatti inesistente.
Difficile immaginare che un uomo solo possa smuovere grosse quantità di denaro senza passare inosservato, motivo che ha generato l’avvio di un provvedimento disciplinare a carico dell’ex direttore dell’istituto Eugenio Picano, oggi titolare di una cattedra in Kazakistan e all’epoca diretto superiore di Borbotti. Sulla natura del provvedimento a carico di Picano e sulle carenze dei meccanismi di controllo nella contabilità dell’IFC, il CNR nazionale al momento non si esprime: “Non confermiamo e non smentiamo le notizie uscite sulla stampa”, fanno sapere dall’ufficio stampa, “questo per non interferire con le indagini in corso e per tutelare l’ente”.
“Confermiamo che CNR e IFC – si legge in una nota del Centro nazionale delle ricerca – appena resisi conto delle potenziali irregolarità compiute, si sono fatti carico di informare le autorità competenti, alla cui valutazione dunque si rimettono”. “Il CNR – prosegue la nota – si farà carico di tutte le problematiche connesse alle attività ordinarie e straordinarie dell’Istituto di fisiologia clinica. Si smentisce che sia in atto qualunque “smantellamento” dell’Istituto, le cui attività sono attestate dai numeri relativi ai prodotti scientifici degli ultimi quattro anni: 840 Pubblicazioni scientifiche con impact factor medio 3.8, 4 Spin off attivi, 20 Brevetti di cui 10 internazionali, 51 Grants attivi di cui 14 internazionali”.