Presso il seminario Santa Caterina si teneva un incontro contro la presunta “ideologia gender”. Fuori un gruppo di manifestanti anti omofobia ha contestato l’iniziativa
Nella sera di mercoledì 25 Febbraio nel Seminario di Santa Caterina si è tenuta un’iniziativa dal titolo “Nuove sfide educative. L’ideologia gender nelle scuole e la libertà di educazione”, promosso da Manif pour tous, la sigla a cui fa riferimento il movimento delle sentinelle in piedi, l’associazione pro-life “Vita è” e il gruppo “Giuristi per la vita”, il cui presidente è stato il relatore principale dell’evento, Gianfranco Amato.
Ad attenderlo fuori un gruppo di contestatori che si è trovato davanti uno schieramento di forze dell’ordine, sia dentro che fuori l’istituto, al punto che è stato impedito l’ingresso a persone esterne al convegno, inclusi i manifestanti.
“Amato, noto per le sue posizioni dichiaratamente omofobe è promotore della campagna contro l’approvazione del DDL Scalfarotto, che ha definito una legge “liberticida”, e fiero oppositore dei progetti di educazione alle differenze e all’affettività nelle scuole, si è dichiarato ‘Omofobo e pronto ad andare in galera per questo'”, spiegano i contestatori, motivando la loro presenza fuori dall’istituto.
“Ci siamo riuniti davanti al collegio Toniolo, che ha ospitato l’evento – aggiungono – per contestare quest’iniziativa poiché non vogliamo che il dibattito sulle problematiche dell’educazione sia discusso all’interno di un istituto religioso tra soggetti che promuovono la discriminazione e l’odio nei confronti di chi vive una sessualità lontana dalla loro idea, nascondendosi dietro lo scudo della libertà d’espressione, confondendola con una libertà a discriminare”.