Le indagini sono scattate dopo la denuncia della madre di un minore. Oltre al materiale multimediale, il gruppo condivideva anche i contatti di minori precedentemente adescati per incontri sessuali
Un’operazione congiunta di Polizia postale e Carabinieri di Siena e Firenze contro la pedo-pornografia ha permesso di sgominare una rete di pedofili che operava su scala nazionale attraverso il web, con l’obiettivo di scambiare materiale pedo-pornografico ed adescare minorenni, soprattutto maschi, da introdurre nel circuito dei contatti disponibili per incontri a luci rosse. Tredici perquisizioni domiciliari e informatiche, eseguite nelle province di Siena, Pisa, Caserta, Viterbo, Pavia, Modena, Milano, Verona, La Spezia, Trento e Roma, hanno portato all’arresto di due persone ed alla denuncia di altre 11.
Secondo gli investigatori la banda era composta da oltre una dozzina di persone. Due sono state arrestate e le altre deferite in stato di libertà per i reati di detenzione e divulgazione con mezzi informatici di materiale pedo-pornografico. Le indagini hanno preso avvio da una denuncia sporta dalla madre di un minore di 13 anni che aveva confidato di aver ricevuto attenzioni di carattere sessuale da un uomo, anche attraverso sms dal contenuto inequivocabile. L’autore dei messaggi è risultato essere F. M., 55enne residente in un comune dell’agro senese, che attraverso social network scambiava ingenti quantitativi di materiale pedopornografico (video e foto) con numerosi altri pedofili, organizzando anche incontri sessuali con minorenni dopo averli adescati.
Ulteriori indagini effettuate dalla polizia postale hanno consentito di verificare la mole di materiale foto-video che l’indagato si scambiava regolarmente con almeno altri 12 soggetti in reciproco contatto. Oltre al materiale multimediale, il gruppo condivideva anche i contatti di minori precedentemente adescati per incontri sessuali.