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GRAND QUIGNOL! L’incredibile dono del Redentore

Pete Steele Family by Alan Lomax_Pubblico dominio

Oggi è il giorno di Pasqua e pretendiamo un po’ di rispetto per il Redentore. Alan Lomax, che riusciva a trasformare un Joe Senzadenti qualsiasi in un angelo del blues, e che ci ha donato uno sterminato archivio di cultura popolare


Joe Savage è sporco e gli mancano tutti i denti davanti. Non gli daresti una lira. È malridotto e a sentirlo parlare anche un po’ ignorante. E poi è un nero, uno di quei neri che ha lavorato come un mulo per costruire gli argini del Mississippi, che s’è rotto le ossa per tutta la vita, anche ai lavori forzati. Perché sì, tra le altre cose Joe ha passato anche diversi anni in prigione. Un uomo da poco, si potrebbe dire con superficiale disprezzo.

Poi è arrivato Alan e lo ha trasformato in un angelo. Un angelo del Blues. E tutti i preconcetti che immancabilmente fanno capolino alla vista di Joe svaniscono senza lasciare più traccia. Ma come farà a cantare così senza neanche un dente? Un miracolo. E Alan lo ha filmato e facendolo lo ha redento:

Alan era uno scopritore di tesori e oggi vogliamo parlarvi di lui. Perché ci ha fatto un incredibile dono e tutti devono poterne beneficiare.

Alan Lomax negli anni ’30, insieme al padre, ha cominciato a raccogliere suoni, canti, danze, storie della tradizione popolare, registrandoli ed archiviandoli

Ma andiamo per ordine. Alan Lomax era un etnomusicologo, antropologo e appassionato collezionista di musica folk che negli anni ’30, insieme al padre, ha cominciato a raccogliere suoni, canti, danze, storie della tradizione popolare, registrandoli ed archiviandoli. Un lavoro enorme e straordinario che cominciò nella sua terra di origine, gli Stati Uniti, dove Alan si innamorò follemente della musica dei discendenti degli schiavi deportati dall’Africa. E lì fra campi di tabacco e cotone scoprì un mondo nascosto fatto di uomini la cui sola ricchezza era la musica: girovaghi polistrumentisti, musicisti ciechi, donne “senza voce” dal canto celestiale, lavoratori a cottimo capaci di suonare la chitarra come nessuno mai…

Prese a cuore la situazione di tutti loro, Alan il Redentore, tanto che nel 1934 si espone in prima persona per far ottenere la grazia ad un prigioniero speciale, un certo Huddie William Ledbetter che in seguito con il nome di Leadbelly divenne, proprio grazie ad Alan, una vera leggenda del Blues di tutti i tempi.

La passione per la musica folk e la sua curiosità non si fermarono agli Stati Uniti, ma lo portarono presto in tutti gli angoli del mondo: in Europa, Africa, Sud America, Asia… È grazie a lui se oggi la musica popolare riceve tante attenzioni, se il Blues ha avuto l’esplosione che ha avuto ed è ancora grazie a lui se possiamo ascoltare lo stile inconfondibile del caraibico Neville Marcano, le parole di Woody Guthrie, certi rari canti delle solfatare siciliane, i Trallallero genovesi e la voce inenarrabile di Vera Hall:

Ora, se siete assidui lettori di PaginaQ, penserete per un attimo di essere finiti per sbaglio su un articolo di PaginaQulo del nostro amatissimo Ico Gattai. Niente panico e vi spieghiamo tutto.

Intanto il lato umano e creativo che Lomax coglieva nelle persone è qualcosa di fortemente legato al teatro, almeno per come lo consideriamo Sara ed io. In più sappiate che teatro e musica in realtà hanno una fortissima radice comune: per noi ad esempio che facciamo ricerca sulle possibilità della voce, le registrazioni di Alan Lomax sono una fonte senza eguali di esempi, invenzioni e tradizioni vocali umane dalle quali prendere ispirazione. E poi Lomax non si accontentò di fare solo registrazioni audio, ma anche filmati, fotografie di danze, rituali, feste da tutto il mondo. Roba rara e utilissima per chi, come noi, si interessa di comunicazione fisica:

Ma passiamo al Dono. Il dono di Alan. Cominciamo giocando un po’ con le parole. E raddoppiamo i doni. Il primo è di Alan, tutto suo. È quello di saper trovare il cuore e il lato umano delle persone chiedendo loro di cantare e danzare per lui, riuscendo a trasformare un Joe Senzadenti qualsiasi in un angelo del Blues… Un vero Redentore… Lomax aveva la capacità straordinaria di apprezzare quell’enorme fonte di conoscenza e cultura che è la tradizione popolare, ormai unica e vaga possibilità di contatto col nostro lato primitivo, giocoso, umano:

E Alan amava la condivisione, perciò registrava tutto con l’idea di offrire al mondo intero la sua “miniera d’oro”. Aveva un progetto che pensava di chiamare Global Jukebox, un complesso programma per computers che permettesse di comparare e studiare la sua enorme banca dati di musiche da tutto il mondo. Voleva anche che la sua incredibile raccolta fosse accessibile a tutti e nel più semplice modo possibile. Pensate che questo suo atteggiamento generoso e curioso gli è valso perfino qualche problemino con l’FBI, che così lo descrive in un rapporto: “[…] è un individuo molto strano: si interessa soltanto di musica folk, è davvero poco affidabile e scontroso. […] Non dà alcun valore ai soldi, usa la sua proprietà e quella del governo con negligenza, praticamente non si cura del suo aspetto.”

Grazie all’Association for Cultural Equity da lui fondata, decine di migliaia di sue registrazioni audio/video sono ora accessibili online

Ed eccolo, il secondo dono dello scontroso Alan che non si cura del suo aspetto e non dà valore ai soldi. Questa volta è un regalo per tutti noi. A cento anni dalla sua nascita, grazie all’Association for Cultural Equity da lui fondata, decine di migliaia di sue registrazioni audio/video sono state rese accessibili online e consultabili in streaming gratuitamente. Un lavoro di divulgazione pubblica enorme, iniziato nel 2012 grazie alla collaborazione volontaria di molti amici di Alan e della sorella Anna. Un vero tesoro dell’umanità reso all’umanità. E ragazzi, c’è di tutto e per gli appassionati del genere vale notti insonni ad ascoltare, guardare e sognare. Come perdersi, tanto per dirne una, le canzoni da osteria dell’Imerezia? O le ballate giocose dei Cabardi? O la fisicità campagnola di Ray Hicks? Sappiamo che non potrete più farne a meno. Noi di sicuro già ne siamo schiavi. E tutto questo grazie ad Alan, ed al suo incredibile dono.

Quindi scartate il suo regalo con amore e fatene buon uso, oggi è il giorno di Pasqua e pretendiamo un po’ di rispetto per il Redentore: http://research.culturalequity.org/

Foto di Alan Lomax: Pete Steele Family

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Pubblicato il: 5 aprile 2015

Argomenti: Teatro

Visto da: 895 persone

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