La donna di origini ecuadoriane è sbarcata a Pisa a bordo di un volo proveniente dalla Spagna. A fermarla la Guardia di Finanza nella sala arrivi internazionali
Nascondeva 300 grammi di cocaina nella vagina la donna fermata e all’aeroporto Galilei di Pisa dalla Guardia di Finanza. La giovane di origine ecuadoriana proveniva dalla Spagna.
Il fermo è avvenuto nella sala arrivi internazionali dello scalo pisano, dove nel corso di un’operazione di polizia predisposta per la prevenzione e la repressione del traffico di sostanze stupefacenti, i militari si sono insospettiti dall’inquietudine della giovane donna, poi risultata essere un corriere ovulatore, che ha avrebbe dato informazioni contraddittorie e incerte sul viaggio appena concluso e sulla sua permanenza in Italia.
Sospettando che la passeggera potesse nascondere sostanze stupefacenti all’interno del proprio corpo, una volta avvisata la dottoressa Pagnini, sostituto procuratore, la donna è stata portata in ospedale per i controlli. Ma prima di essere sottoposta agli esami radiologici, la giovane ha consegnato spontaneamente l’unico ovulo di cocaina, del peso di circa 300 grammi, che nascondeva nelle parti intime.
Lo stupefacente, una volta tagliato e confezionato in dosi da spaccio, avrebbe fruttato oltre ventimila euro.