Per quest’anno il titolo è stato assegnato alle cinque città finaliste – Cagliari, Ravenna, Lecce, Perugia e Siena – che hanno concorso con la prescelta Matera per il titolo di capitale europea della cultura 2019
C’è anche Pisa fra le 24 città italiane candidate ad essere capitale italiana della cultura per il 2016 e il 2017. A renderlo noto è stato il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Il Mibact ha infatti ricordato che in base alla legge “Art Bonus”, nel contesto dei Grandi Progetti Culturali, il consiglio dei ministri conferisce annualmente il titolo di capitale italiana della cultura sulla base di una procedura pubblica di selezione.
Dopo il niente di fatto sulla candidatura per diventare capitale europea della cultura 2019, Pisa dunque prova a tornare in corsa, trovandosi questa volta a competere con Agrigento, Anagni, Aquileia, Caltanissetta, Carino la, Como, Ercolano, Foligno, Frascati, Mantova, Modica, Novara, Orvieto-Todi, Parma,Pistoia, Selargius, Spoleto, Sulmona, Taranto, Terni, Terracina, Tropea, Viterbo.
Il MiBACT ora dovrà nominare i giurati chiamati a valutare le proposte delle città candidate per il 2016 e il 2017: si tratterà di esperti di fama nel settore delle arti, della cultura e del turismo. Le due città vincitrici del titolo riceveranno rispettivamente un milione di euro.
Per il 2015 il titolo, primo anno in cui viene istituita la capitale della cultura italiana, è stato invece assegnato alle cinque città finaliste che hanno concorso con la prescelta Matera per il titolo di capitale europea della cultura 2019: dunque Cagliari, Ravenna, Lecce, Perugia e Siena.
L’iniziativa nasce con la volontà di richiamare l’attenzione sull’Italia come “museo diffuso”, ha spiegato il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini, e per non disperdere le attività portate avanti dalle cinque città durante la competizione.
“La qualità è l’importanza delle città che per il 2015 e il 2016 – ha detto il ministro Dario Franceschini – sono la migliore garanzia del successo crescente che sono certo avrà questa iniziativa. Già a partire dal 2015, con il titolo conferito alle 5 città finaliste con Matera per la capitale europea della cultura, mostrerà l’utilità di un investimento su attività culturali e patrimonio come fattore di crescita, non solo turistica”.
Un titolo, quello di capitale italiana della cultura che secondo Franceschini “dal 2016, quando una sola città vincerà il titolo dopo una competizione avvincente e virtuosa, che darà come vantaggio nonsolo il milione di euro di finanziamento: il titolo sarà sempre più ambito e porterà notorietà nel mondo e crescita economica”.