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13,6 milioni per la Sapienza. Lievitano i costi, l’università dà il via libera al progetto

Palazzo-della-Sapienza

Il consiglio di amministrazione ha approvato due delibere sul futuro della Sapienza, chiusa da quasi tre anni. Dentro c’è l’adeguamento del progetto definitivo per i lavori e una bozza di convenzione con il Mibact per l’uso della Biblioteca


400mila euro in più rispetto al progetto definitivo approvato a dicembre, e una bozza di convenzione con il Ministero dei Beni Culturali per normare la presenza della Biblioteca Universitaria all’interno della Sapienza.

Questi i due punti fondamentali approvati dal consiglio di amministrazione dell’Università di Pisa, che questa mattina ha dato il via libera allo stanziamento per i lavori della Sapienza, chiusa da quasi tre anni. Già a dicembre era stato approvato il progetto, che è stato sottoposto ad un’ulteriore validazione esterna, al via libera definitivo della commissione tecnica e a piccoli adeguamenti.

La cifra stanzia arriva così a 13,6 milioni di euro, dentro cui, spiega il prorettore all’edilizia Sandro Paci, “c’è tutto: dalla parte strutturale all’impiantistica, la sicurezza del cantiere, l’iva e gli scavi archeologici”. E sulla base di una richiesta pervenuta dal Mibact proprio per la biblioteca, anche nuove finestre e nuovi infissi, che hanno fatto lievitare i costi di circa 100.000 euro.

Per il quadro economico finanziario restano valide le previsioni già note, a eccezione della parte a carico dell’Università, che è aumentata. Tre milioni arriveranno quindi dalla Regione Toscana, altri tre dalla Fondazione Pisa; Ministero dell’Università e Ministero dei Beni Culturali metteranno rispettivamente 1,2 milioni di euro e la parte restante, ovvero 4,7 milioni di euro sarà appunto coperta dall’ateneo pisano.

“Le risorse provenienti da alienazioni staranno sotto il milione di euro, quindi a copertura di meno del 10% dei costi totali”, dice ancora Paci. Gli immobili in vendita saranno i poderi di San Piero, e se li aggiudicherà in permuta la ditta che vincerà la gara: “Il consiglio di amministrazione ha già approvato una lista di immobili e terreni da cui attingere per inserire quelli che andranno nel bando di gara”.

Di questi fanno parte il podere Fornacina, un capannone in zona Bigattiera, la Casa delle Guardie, il Poggio al Lupo, tutti beni già da tempo in vendita e che hanno destinazioni d’uso legate al piano di gestione del Parco di San Rossore.

Gli uffici stanno ora lavorando alla definizione del bando: “Puntiamo di pubblicarlo entro fine mese, il personale sta lavorando con grane impegno”, dice Paci. “E contiamo di aggiudicarlo prima dell’estate”. Intoppi permettendo quindi, l’ateneo spera di procedere speditamente con i lavori e riaprire la Sapienza entro l’estate del 2016.

Intanto alcuni lavori sono già stati stralciati dal maxi bando: si tratta degli scavi archeologici propedeutici ai lavori di consolidamento. L’aggiudicazione c’è già, e salvo imprevisti, i lavori partiranno fra un mese.

E si lavora infine sulla convenzione tra Università e Ministero dei Beni Culturali per la concessione della parte della Sapienza destinata alla Biblioteca Universitaria. Il consiglio di amministrazione ha infatti approvato una bozza del testo, cui seguiranno gli atti per la ripartizione delle competenze e il regolamento d’uso. “Un passaggio importante – commenta il prorettore all’edilizia – visto che da quando la biblioteca ha sede nella Sapienza, ovvero dal 1823, non era mai stata normata questa presenza, creando anche difficoltà amministrative. Con questo atto saniamo una situazione di quasi cent’anni”.

c.c.

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Pubblicato il: 22 aprile 2015

Argomenti: Pisa, Scuola-Università

Visto da: 977 persone

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