A promuoverla il Cai e la onlus Yeshe Norbu, in grado di far giungere gli aiuti direttamente alle popolazioni colpite dal sisma. Appuntamento il 20 maggio alla Leopolda
Il 20 maggio alle 19.30 alla Stazione Leopolda la sezione pisana del Cai, in collaborazione con l’associazione Yeshe Norbu e con l’Istituto Lama Tzong Khapa, organizza una cena di raccolta fondi per la popolazione del Nepal colpita dal recente terremoto che ha messo in ginocchio il paese. Il programma della serata, patrocinata dal Comune di Pisa e sostenuta dall’associazione Casa della Città Leopolda, prevede una cena con menu tibetano/nepalese (vegetariano su richiesta) e la presentazione dei progetti della onlus Yeshe Norbu in favore dei terremotati. Nel corso della cena saranno proiettate immagini delle zone colpite dal sisma scattate dai volontari dell’associazione. Il contributo richiesto è di 20 euro per gli adulti e di 10 euro per i bambini fino a 10 anni. La prenotazione è obbligatoria e aperta fino al 17 maggio (telefonare allo 050685033 oppure al 340/6618809).
I fondi raccolti verranno destinati al sostegno dei villaggi himalayani alle falde dell’Everest, non raggiunti dagli aiuti internazionali. “Grazie alla rete dei contatti sviluppata da Yeshe Norbu, i fondi arriveranno direttamente a chi ne ha effettivamente bisogno” afferma il responsabile della onlus Franco Piatti, “senza passare dalle maglie strette dei controlli del governo nepalese che trattiene una percentuale vicina al 15% degli aiuti inviati”. Yeshe Norbu può contare sul rapporto stretto che intrattiene con il monastero di Kopan e di conseguenza con il network internazionale di centri buddisti attivi sul territorio. “Oltre a permetterci di far arrivare direttamente ai terremotati i soldi raccolti, la conoscenza di quell’area del mondo e della cultura dominante rende possibile veicolare gli aiuti senza ferire la dignità delle persone” spiega Franco Piatti, “come dice il Dalai Lama, la generosità deve contribuire ad aumentare la dignità della persone che riceve un contributo”.
“Il rapporto tra il Cai Pisa e Yeshe Norbu nasce da un interesse soprattutto culturale”. Così il presidente della locale sezione del Club alpino italiano Alessio Piccioli racconta la genesi dell’iniziativa: “il Cai promuove un approccio alla montagna nepalese diverso allo sfruttamento di popolazioni locali e del territorio che purtroppo oggi caratterizza molte spedizioni. Dopo il terremoto abbiamo deciso di collaborare per una raccolta che crediamo possa portare buoni frutti proprio grazie alla grande trasparenza di Yeshe Norbu”.
Trasparenza che secondo l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Pisa Sandra Capuzzi “dovrebbe essere la logica dominante di questo tipo di iniziative”. “Considero molto positiva la solidarietà verso persone molto lontane dalla nostra comunità” afferma Capuzzi in conferenza stampa, “speriamo sia il primo appuntamento di una lunga serie”. “Quella nepalese è una comunità che in provincia di Pisa conta circa 200 persone, impiegate soprattutto nel settore della panificazione” prosegue l’assessore, “sui giornali però non se ne parla mai perché non si rende mai responsabile di fatti di cronaca, credo che in questo anche gli organi di informazione abbiano le loro responsabilità”.
All’organizzazione della cena di beneficenza prenderanno parte anche gli scout del Cngei, che si occuperanno di mettere a disposizione il necessario per cucinare.