Pubblichiamo con piacere l’articolo di Ranieri Iacobucci e Sara Pirotto sull’edizione 2013 di Senza Filo.
Senza Filo Music Contest nasce spontaneamente quattro anni fa al Cantiere Sanbernardo durante un’assemblea, dopo otto anni di innumerevoli e amplificati concerti: dai primi Gatti Mezzi, al jazz di Daniele Gorgone, all’elettronica bizzarra di Daedelus, alle percussioni di ZE’V, il tutto alternato a teatro, cinema, mostre e moltissimi altri eventi. Senza Filo nasce dal momento in cui guardandoci in faccia, al di là delle preferenze personali, ci siamo resi conto di cosa realmente fosse più adatto al nostro spazio, alla chiesa di S. Bernardo, dove il riverbero sonoro è di ben nove secondi e l’acustica pensata in un’epoca in cui il microfono non era ancora stato inventato. Troppo spesso abbiamo visto artisti attaccarsi alla tecnologia, alla tecnica, ai volumi sempre più alti senza capire il luogo speciale in cui si trovavano e che tutto questo finiva per rendere anche sgradevole la loro musica. Dall’altro lato, sempre guardandoci in faccia, siamo venuti a capo di un’esigenza molto spicciola, quella tecnico-economica: la tecnologia ha un suo costo e una sua deperibilità. Come fare quando vengono a mancare gli strumenti tecnici e i soldi per ripararli?
E poi nasce anche per sfidare noi stessi e creare un evento in cui convogliare tutte le forze comuni, per una volta non divise in settori di preferenza. Ogni persona dell’associazione ha un ruolo nel festival in base alle proprie competenze o in base alle esigenze del momento: c’è chi si occupa delle riprese video che servono a documentare l’evento, chi si occupa della trasmissione delle immagini in streaming, chi gestisce gli artisti in gara e gli ospiti, chi si occupa di accoglierli, chi si occupa dell’ufficio stampa, delle relazioni esterne, della logistica e tutti insieme cerchiamo di espandere sempre di più le nostre conoscenze, i contatti per coinvolgere associazioni, amici, realtà che possono aiutarci in tutto ciò che possa far crescere ancora di più il festival.
Senza Filo Music Contest ha convogliato tutto questo in un unico evento. Funziona. Ci sono artisti che vogliono suonare totalmente acustici e un pubblico che aspetta febbrilmente l’arrivo dei quattro giovedì di novembre per poter passare una serata speciale al Cantiere Sanbernardo. E noi con loro.
Eh, si, perché con Senza Filo la musica ritorna nuda al centro del palco, viene spogliata, esaltata e spoglia anche chi la fa. Lì davanti non ci si può nascondere dietro a niente. A Senza Filo la musica ritorna alle sue origini di condivisione empatica così come migliaia di anni fa quando ancora la corrente elettrica non c’era, ma la musica si faceva lo stesso…Senza Filo!
Da tutte queste riflessioni abbiamo così deciso di creare una rassegna nuova, radicale così come siamo noi, che si potesse insinuare come una spina nel panorama musicale del “si è già visto e fatto tutto” e che sposasse tutte le forze e le esigenze del pulsante Cantiere Sanbernardo. Questo nuovo organismo ha poi quasi da sé scelto una sua naturale via parallela, quella del risparmio energetico e del recupero.Ecco Senza Filo, ufficialmente venuto alla luce nel novembre del 2010.
Oggi, alla fine del 2013 e dopo quattro edizioni, noi stessi ci stupiamo della forza acquisita nel tempo dal contest, non solo in termini di afflusso di persone alle serate (che è enorme e talvolta la nostra chiesa non riesce ad accogliere tutti gli avventori!), ma soprattutto in termini collaborativi, di come siamo riusciti a creare una rete di realtà in scambio, fatta di singoli e spontanei collaboratori (Associazioni, persone, artisti, musicisti, radio, …). In questi quattro anni sono molte le realtà che hanno sposato l’idea di questo contest e che hanno deciso di intraprendere una pratica collaborativa personalizzata: artisti, tecnici, esperti di musica o di video, associazioni e singole persone hanno adottato con simpatia questo evento donando letteralmente le loro capacità o mettendo a disposizione servizi o premi in palio. E’ anche questo un modo assai pratico per rivoltarsi con creatività all’incombente crisi economica. Forse non sarà la soluzione, ma di sicuro è un passo in avanti. La speranza è di espandere sempre di più ogni tipo di collaborazione, stimolando la fantasia di tutti.
È soprattutto grazie a tutti i collaboratori che Senza Filo è riuscito ad andare oltre la sola musica per abbracciare allestimenti artistici, una suggestiva illuminazione a risparmio energetico, street art, cibo bio a km zero, report fotografici, teatro e molto altro. L’intenzione di espandersi a diversi ambiti e diversi luoghi è una realtà molto concreta: da quest’anno hanno preso il via la pratica del ‘patrocinio senza filo’ per eventi al di fuori del Cantiere S. Bernardo, la mostra di fotografie e dell’installazione del contest 2012 sempre ‘fuori le mura’, infine la rassegna di Teatro Senza Filo. Anche la possibilità di esportare Senza Filo in altre città sarebbe molto interessante: una sorta di ‘febbre Senza Filo’ che si espande ogni anno a novembre…
Chiamare Senza Filo evento pisano dell’anno, come qualcuno ci ha detto, è forse un po’ eccessivo, ma dire che per diversi pisani è diventato appuntamento fisso del mese di novembre è un dato di fatto. E ne siamo anche molto orgogliosi!
Se dovessimo riassumere Senza Filo in una parola diremmo: un’atmosfera.Si, Senza Filo è un’atmosfera calda a novembre. D’altronde il nostro spazio è nel quartiere di S. Martino e San Martino, in accordo col nostro Santo Bernardo, ci regala ogni anno un bel periodo caldo!Il prossimo appuntamento con Senza Filo Music Contest sarà quindi a novembre 2014, nel frattempo sarà possibile assistere a sporadici eventi a marchio Senza Filo in piazze o altri luoghi della città per presentare il nuovo bando e, soprattutto, condividere insieme esperienze di buona musica.
Ranieri Iacobucci e Sara Pirotto