ConfcommercioPisa apre un Osservatorio Provinciale sui tributi. Dai rifiuti all’imposta sugli immobili, gli imprenditori potranno sapere quanto pagano e se l’entità di quello che pagano è corretta. “L’obiettivo – spiega l’associazione di categoria – è aiutare gli imprenditori a verificare la correttezza di quanto richiesto dai Comuni, ma soprattutto analizzare, dati alla mano, l’incidenza della tassazione locale sui bilanci aziendali per sollecitare le Amministrazioni a “calmierare” l’esazione rivedendo i parametri applicativi”.
“Le misure contenute nella Legge di Stabilità consentono alle amministrazioni locali un’ampia facoltà di stabilire riduzioni ed esenzioni senza limiti”, aggiungono. “Così, la raccolta dei dati servirà a mostrare la reale incidenza dei tributi locali sul bilancio delle aziende”.
“Si tratta di aiutare le imprese a non chiudere”, sottolinea Federico Pieragnoli, Direttore di ConfcommercioPisa. “A fronte di incassi in discesa a causa della contrazione dei consumi. Con l’introduzione della IUC, l’imposta unica comunale, introdotta dalla Legge di stabilità, nel 2014 si registrerà un vero salasso per le imprese dei servizi e del terziario. Non vorremmo assistere a casi in cui le imprese debbano esser costrette a chiedere un prestito in banca per pagare i tributi”.
Per Federica Grassini, presidente di ConfcommercioPisa, “con l’introduzione della Tari emerge un incremento medio dei costi pari al 302%. Gli aumenti più salati riguardano i negozi di ortofrutta, pescherie, fiori e piante (+627%), discoteche (+568%), ristoranti e pizzerie (+548%). Incrementi ingiustificati, derivanti dall’adozione di criteri presuntivi e potenziali, che disattendono il sacrosanto principio comunitario del “chi più inquina, più paga” che prevede appunto di instaurare una legame diretto tra produzione del rifiuto e onere dovuto”.
Il nuovo Osservatorio Provinciale sui Tributi sarà attivo dal prossimo 10 Febbraio presso la sede di ConfcommercioPisa, che informa: “Telefonando al numero 050/25196 per un fissare un appuntamento, gli imprenditori potranno verificare la propria posizione portando con sé bollette e cartelle, planimetrie degli immobili dove svolgono l’attività, ultimo bilancio
aziendale e ogni altro dato che possa fornire l’immagine dettagliata della situazione”.
Campeggi, distributori carburanti – 120%
Alberghi con ristorante – 230%
Alberghi senza ristorante – 140%
Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze – 110%
Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub – 540%
Bar, caffè, pasticceria – 320%
Mense, birrerie amburgherie – 370%
Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari – 250%
Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio – 630%
Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli – 55%
Discoteche, night club – 430%
INCREMENTO MEDIO – 290%