Quale destino per la struttura di Gagno che doveva diventare un centro socio-culturale rivolto a bambini e anziani? A sollevare la questione il consigliere comunale di FI-Pdl Riccardo Buscemi, che sulla struttura di 125mq, “costata quasi 200 mila euro” ha presentato un’interpellanza.
Già a marzo 2013 Buscemi aveva sollevato la questione a cui spiega “ho ricevuto dal Sindaco una risposta interlocutoria”. A distanza di quasi un anno, torna ad occuparsi della struttura di Gagno adiacente la Chiesa di San Pio X e destinata a Centro Socio Culturale di Quartiere.
“L’incredibile della vicenda – prosegue Buscemi – è che la struttura, progettata nel 2008 dalla Circoscrizione 6 e terminata solo nel 2011, non è mai stata aperta malgrado le richieste di spazi pubblici dei cittadini del quartiere, per i quali è stata appunto realizzata. A marzo il Sindaco aveva spiegato , per bocca dell’Assessore Ciccone, che l’Amministrazione si era ‘incartata’ sul primo bando pubblico per l’assegnazione dell’immobile, per via di un canone che, nonostante la revisione, restava sempre troppo elevato tale da rendere la struttura inavvicinabile. Poi il Sindaco, nonostante la contrarietà degli uffici, aveva affidato le chiavi della struttura al Presidente del CPT 6, ‘per prevenire occupazioni e metterlo nella disponibilità della gente'”.
Nonostante questo il centro non è mai stato aperto e Buscemi lo scorso 20 gennaio ha scritto agli uffici per chiedere aggiornamenti, “risultandogli l’immobile ancora chiuso e non usufruibile dall’utenza, malgrado il Sindaco, prima delle elezioni, avesse assicurato che sarebbe stato presto messo a disposizione gratuitamente dell’utenza”. Una richiesta – dice il consigliere – “a cui gli uffici non hanno mai risposto”.
Ieri è stata pubblicata una delibera della Giunta, datata 4 febbraio in cui spiega Buscemi “si stabilisce di assegnare attraverso un bando l’immobile per la durata di due anni, prevedendo a carico dell’affidatario almeno gli oneri di manutenzione, stimati in circa 6 mila euro e garantendogli comunque la possibilità di esercitare l’attività di somministrazione di bevande ed alimenti, prima non prevista”
Buscemi si meraviglia “dell’atteggiamento contraddittorio dell’Amministrazione, che prima promette l’apertura e la gratuità dell’immobile per tutti, oggi invece smentisce se stessa e assegna attraverso bando ad un privato quello spazio. Probabilmente non era questo lo spirito con cui la Circoscrizione 6 nel 2008 aveva chiesto, col Bilancio Partecipato, di realizzare un centro socio culturale destinato ad attività sociali ed associative rivolte al coinvolgimento dei bambini e delle persone anziane”.
Da qui l’interpellanza “per chiarire una volta per tutte la vicenda e le modalità di utilizzo dello spazio da parte dell’utenza”.