Una premessa è d’obbligo. Molti degli adempimenti di cui parliamo qui si possono trovare sul sito del Comune di Pisa alla sezione “amministrazione trasparente” e alle sue sottosezioni. Quando però ci si sposta verso i siti istituzionali delle partecipate, la situazione è a classica “macchia di leopardo”. Il nostro web tour non è esaustivo, ma è sufficiente per mostrare quanto sia ampia la distanza fra gli spot politici sulla trasparenza e la completa attuazione della legge.
La breve panoramica fra i siti delle partecipate comincia con l’Aep, l’agenzia energetica provinciale, che non ha la sezione amministrazione trasparente. Ha pubblicato però i bilanci, fino al 2012, e i grafici con una facile lettura dell’andamento. Lo statuto è pubblico, ma manca una sezioni con i dirigenti e le attività.
Il sito di Apes, l’azienda che gestisce l’edilizia residenziale pubblica, è ancora in costruzione e mancano ancora molte sezioni. C’è la sezione bilanci, l’ultimo dei quali è del 2012, c’è l’organigramma e la composizione del Cda, ma non i relativi curriculum. I bandi sono aggiornati, mentre nella pagina dei bilanci c’è la possibilità di consultare i dati statistici provenienti da vari uffici su fabbricati, alloggi, utenti, bollettazione, contratti e manutenzioni. “Questi dati vengono aggiornati dal Lunedì al Venerdì ogni 24 ore”, è scritto, ma i link non funzionano.
Pisamo, la società per azioni che gestisce la mobilità e i parcheggi, ha solo l’elenco delle collaborazioni esterne ma non ci sono bilanci, né l’organigramma. Alla sezione “chi siamo”, ci sono giusto i nomi dell’amministratore unico e del direttore, ma non sono aggiornati.
Sepi ha una sezione “amministrazione trasparente” ben visibile dalla home page. Una volta aperta la pagina (in allestimento) c’è un lungo elenco di voci, che dovrebbero rimandare ad altrettante sezioni con i relativi contenuti. Solo due sezioni però sono linkabili, che sono le disposizioni generali e i bandi di gara-contratti. Tutto il resto, bilanci, personale e consulenze, non c’è ancora.
Ctt nord, la tanto contestata azienda per il trasporto pubblico locale, ha un sezione amministrazione trasparente piuttosto corposa. C’è il bilancio al 2012, i soci, i regolamenti, le consulenze, i bandi, i compensi per ogni componente del cda e dei collegi, e i curriculum dei dirigenti. La strada è quella giusta.
Sul sito delle Farmacie Comunali si trovano le informazioni sulla trasparenza a partire dal menu “a tendina”, alla voce “chi siamo”. Il bilancio è fermo al 2010, quello sociale al 2011. Farmacie Comunali mette però a disposizione i Dossier di Politica Ispettiva dall’anno 2006 fino al 2012. Non ci sono però i compensi e le informazioni sugli incarichi, ma i bandi e le gare sono aggiornate.
Geofor ha in homepage la sezione amministrazione trasparente, su cui campeggia la scritta “pagina in costruzione”. La struttura è completa, pronta per essere riempita: bilanci, costo dei servizi, autorizzazioni e concessioni, affidamento di lavori, acquisti di beni e servizi, sovvenzioni, contributi e sussidi, assunzioni e progressioni di carriera. E ancora, organi di indirizzo politico, incarichi dirigenziali, collaborazioni e consulenze e il piano anticorruzione. Di queste sottosezioni sono linkabili i bilanci, aggiornati al 2012, gli affidamenti lavori al 2013, e gli organi di indirizzo politico, con i membri del cda, i rispettivi compensi, curriculum, gli atti di nomina.
Retiambienta spa, non ha nemmeno il sito e difatti è solo un nome per ora, un’idea. Nelle intenzioni di chi l’ha creata dovrebbe diventare la società che gestirà i rifiuti per le quattro province toscane della Costa, ad oggi è ben lontana dal diventarlo. Ironia della sorte, i dati su questa società compaiono sotto la sezione amministrazione trasparente del comune di Capannori, dove spicca in evidenza il risultato di esercizio 2012: -32.000 euro. Neanche partita, è già in rosso.
Toscana energia ha un’ampia sezione dedicata all’amministrazione trasparente. Sotto la categoria “chi siamo” compaiono i soci, gli organi sociali e la bio dei vertici. Non compaiono però i compensi e gli emolumenti.
Sul sito della Società della salute la sezione che cerchiamo rispecchia in gran parte la struttura prevista per legge, ma di fatto è solo un grande contenitore. Si apre infatti una pagina con tutte le voci: personale, consulenze, bilanci ecc. Sono però praticamente tutte vuoti: rimandano ad altrettante pagine a cui sono allegati dei pdf che non contengono nulla.
L’Ato costa, l’autorità consortile per il servizio dei gestione dei rifiuti urbani, ha la sezione dedicata, con una complessa griglia di contenuti e sottocontenuti. Non tutti i contenuti sono aggiornati, ci sono ad esempio i bilanci e per ogni sezione si rimanda alla normativa di riferimento. In fondo alla stessa griglia, si specificano le richieste della legge sulla pubblicazione dei dati, ed è ben messo in evidenza che “L’utente deve comunque poter accedere ai contenuti di interesse dalla sezione «Amministrazione trasparente» senza dover effettuare operazioni aggiuntive”.
L’Autorità idrica Toscana, in questa nostra panoramica, è quella più “in regola” con la trasparenza. Presenta una sezione completa e aggiornata: ci sono le delibere dell’assemblea, la composizione degli organi sociali, le consulenze, i bilanci. Tutto insomma. E in modo chiaro e leggibile.
Infine, anche la Fondazione Teatro Verdi ha una sua sezione dedicata alla trasparenza, con le informazioni minime: consiglio di amministrazione con i relativi curriculum e il bilancio sociale.
Mancherebbe GESTE srl, ECOFOR SERVICE spa e, GEA PATRIMONIO srl.
Vero, infatti ho scritto in cima che non è un tour esaustivo. Geste però è una società in house del comune di San Giuliano, non di Pisa, per quello non c’è.