A un mese preciso dalla scomparsa di Philip Seymour Hoffman vi vorrei consigliare la visione di un film in cui l’attore americano non è proprio il protagonista e non interpreta proprio uno di quei personaggi complicati, ambigui e certe volte sofferenti che forse lo hanno reso più famoso.
I love radio rock, film inglese diretto da Richard Curtis del 2009, intanto è una commedia, anche abbastanza leggera, e narra la storia di una radio pirata degli anni sessanta che trasmette da una nave nelle acque inglesi – il titolo originale infatti è The boat that rocked – e che le autorità inglesi cercano in tutti i modi di chiudere.
Sulla strampalata nave-radio, insieme a Hoffman che interpreta “Il Conte”, il DJ di punta almeno fino a quando non arriverà Gavin, una serie di personaggi altrettanto strampalati. Il film non vuole in nessun modo essere realistico né indagare la storia delle prime radio private che trasmettevano musica rock, anche se ovviamente a queste si ispira; più che altro mostra tutta una serie di cliché degli anni sessanta inglesi: colori sgargianti, minigonne, basette, pantaloni a gamba d’elefante, sesso libero, balli scatenati, psicadelia e dischi dischi dischi musica musica musica.
Rolling Stones, Dusty Springfield, Jimi Hendrix, Procol Harum, The Beach Boys, The Who, ma la lista è davvero lunghissima. Sono 135 minuti allegri e spensierati, un specie di contraltare alla drammatica e prematura scomparsa di Philip Seymour Hoffman.