L’Europa come passo avanti verso “una modernizzazione saggia e intelligente”. Un’Europa che non sia la sommatoria di interessi statali singoli e un po’ egoistici. Questo il “desiderio” di Adriano Prosperi, professore emerito della Scuola Normale, che lo ha spinto ad accettare la candidatura nella Lista L’altra Europa con Tspiras. Dove l’altra Europa è quella che non vuole rinunciare a un progetto europeo in grado di superare i nazionalismi e la diffidenza anti europeista.
Una “candidatura di stima” la definisce il prof. Prosperi che nasce “dall’urgenza di capire cosa chiedere all’Europa” ma anche dalla “disperazione italiana. Una disperazione che io vedo soprattutto nel mio mondo, quello della cultura, dell’università e della scuola, dove molti sono costretti a lasciare l’Italia”.
Non potendo garantire di essere un politico a pieno termine, quella di Prosperi è appunto una candidatura di appoggio e di sostegno, come quelle di Barbara Spinelli, di Moni Ovadia e di Andrea Camilleri che nel sottolineare il loro impegno convinto in una lista che dice “no all’Europa delle oligarchie finanziarie e sì a un Parlamento costituente e all’Europa dei cittadini e della lotta contro i privilegi”, hanno annunciato che, se eletti, lasceranno il posto “a candidati che più di noi hanno le energie e le competenze per portare a Bruxelles e Strasburgo la nostra voce e i nostri valori in un lavoro quotidiano che sarebbe al di sopra delle nostre forze”
Quella di Adriano Prosperi è una candidatura che nasce su sollecitazione del direttore di Micromega Paolo Flores d’Arcais all’indomani di una serie di interventi di Prosperi, in cui lo storico metteva in evidenza come la politica italiana stesse ignorando completamente l’appuntamento con le elezioni europee. “Un errore gravissimo – sottolinea Prosperi – in un momento di difficili rapporti con l’Europa, dominata dalle posizioni della Merkel e dalla Troika, dalla situazione greca, dalla diffidenza con cui la Germania guarda l’Italia”.
Dalla condivisione della posizione di Tsipras viene il sì alla candidatura di Prosperi, che guarda positivamente l’alleanza di una sinistra italiana con “una sinistra greca che ha dimostrato come si possa fronteggiare una estrema destra, quasi nazista, con posizioni populiste e antieuropeiste che fanno leva su una disillusione diffusa”.
A fare da corollario “un gruppo di testa, autonomo da partiti politici, di cui Prosperi condivide la cultura. L’appuntamento con le europee di maggio è “estremo e urgente” per ricostruire un progetto di Europa capace di superare nazionalismi ed egoismi, capace di costruire una vera integrazione.