Il fondo messo a disposizione dei comuni dall’Autorità Idrica Toscana per le utenze deboli non può essere usato per tamponare le morosità incolpevoli: ovvero per sostenere coloro che non riescono a pagare le bollette.
È la risposta a un’interpellanza che nasce dalla “situazione di perdurante crisi che colpisce le famiglie – spiega il gruppo consiliare Una città di Comune – e la presenza di sempre più casi di morosità incolpevole che danno origine a interruzioni di erogazione dell’acqua”.
A rispondere l’assessore Sandra Capuzzi che ha sottolineato il fatto che il regolamento per l’utilizzo di questo fondo non dipende dall’amministrazione comunale ma dall’Autorità stessa, e che il Comune non lo gestisce direttamente ma tramite la Società della Salute.
“Inoltre l’Assessore – spiega Una città in coume -Prc – ha chiarito che il fondo non può essere utilizzato per tamponare le morosità, anzi il non essere morosi è un prerequisito per poter accedere ai fondi che vengono erogati a copertura delle spese sostenute nell’anno precedente. Nel bando del 2013, relativo alle spese del 2012, scaduto a settembre 2013, ci sono state 224 domande, di cui ammesse 203, per un totale di fondi erogati pari a 59.000 euro su un totale disponibile di 111.000”.
Un fatto grave per il gruppo consiliare “che l’Amministrazione deve contribuire a risolvere, anche tramite Acque Spa. Si verifica una situazione paradossale in cui le famiglie più bisognose non possono essere aiutate e parallelamente avanzano 50.000 euro di fondi a questo dedicati”.