Lo Scolmatore e l’Arno come location
diversi episodi, ormai un’escalation,
quando cala la luce, col favore della notte,
il rispetto dell’ambiente va a mignotte.
Armeggiando con strumenti di fortuna
rischiarati dalla luce della luna,
dall’acqua con la ripaiola
ne tiran su più d’una carriola.
A parlar forbito si chiamano avanotti,
che delle cee sono i giovanotti,
c’è anche chi li chiama novellame,
comunque sia finiscon nel tegame.
Ma l’anguilla è una specie migratoria,
ed è qui che si complica la storia:
è protetta dal vincolo ambientale
perchè rischia l’estinzione, l’animale.
L’arte culinaria è tradizione
e può portare a perdizione:
il rischio a pescar di frodo
è di restar nel colabrodo.
Se ne occuperà l’autorità giudiziaria
ed è previsto anche l’arresto
ma il peggio è la sanzione pecuniaria,
tanto dal gabbio esci presto.
L’ultimo, beccato l’altro giorno,
alla vista degli agenti tutti intorno,
pare abbia detto: “non avevo idea
che pesca’ mi costasse ‘na cea!”
Frama
18 marzo 2014
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