Torna la primavera, ed ecco che arriva puntuale l’annosa polemica sulla movida. Gli attori sono sempre gli stessi: i residenti alle prese con notti insonni, i commercianti che sulla vendita notturna di alcolici fanno girare affari di un certo rilievo, ambulanti che cercano di campare come possono, e “la gente” che sta in piedi fino a tardi. E che passeggia, consuma, sporca, si diverte, ma fa girare molto denaro e tiene viva la città.
Su questo quadro che ogni anno si ripete più o meno identico a se stesso, ecco le nuove cronache e le nuove proposte.
La scorsa settimana la Polizia Municipale ha impegnato dieci uomini in abiti civili che, visitando uno ad uno i punti vendita si sono concentrati a colpire il fenomeno della vendita di alcol in orario notturno. E così, fra Piazza delle Vettovaglie, via Ulisse Dini, via San Bernardo, via Carducci e lungarno Mediceo, sono stati identificati dei clienti e contestate ai titolari dei punti vendita ben quattro sanzioni da 6.667 euro ciascuna (quanto previsto dalla normativa). Per due di loro è scattata anche la segnalazione alla Guardia di Finanza per non avere neppure emesso lo scontrino fiscale.
“Nelle prossime settimane i controlli verranno ripetuti ed estesi anche ad ulteriori esercizi commerciali”, dice la Municipale. “Un’attenzione particolare sarà dedicata anche ai venditori abusivi che affollano piazza Cavalieri”.
Sull’accaduto è intervenuto Lorenzo Paladini, capogruppo di Forza Italia del CTP 6 Pisa e Coordinatore Comunale di Forza Italia Giovani: “Non è con le multe a bar e commercianti che si risolve il problema movida”, scrive. “L’amministrazione comunale, come al solito, pensa di risolvere le criticità del centro storico con 4 sanzioni buone solamente a rimpinguare le proprie casse, mettendo in crisi i commercianti pisani, già strozzati dal fisco-assassino, e a farsi un po’ di pubblicità sul giornale”.
“Il raid della polizia municipale di sabato notte – afferma Paladini – non si può certamente definire un intervento mirato e prospettico che possa risolvere il problema, tutt’altro, semmai lo aggrava. Cosa succederebbe al centro storico se quelle poche attività, che tuttora resistono nonostante l’implacabile concorrenza di minimarket e kebab, chiudessero? Il degrado e la sporcizia dilagherebbero anche in quegli angoli che pochi coraggiosi rendono decorosi, la criminalità sarebbe la nuova legge trasformando la nostra città sempre di più in un Far West 2.0”.
“Come Forza Italia – aggiunge – abbiamo affrontato il problema in tutti i luoghi, istituzionali e non, a tutti i livelli, dal movimento universitario (Studenti per le Libertà, anch’esso protagonista del dibattito), ai gruppi consiliari in Consiglio Comunale e CTP e continueremo a farlo. Pisa merita una progettualità diversa, merita un’amministrazione che metta il decoro, lo sviluppo e il benessere dei propri cittadini al primo posto, merita di non essere abbandonata a sé stessa, merita di essere vivibile per tutti, anche per chi oggi ha timore ad uscire di casa la sera”.
E conclude: “Le regole vanno rispettate, commercianti compresi, ma che siano regole valide per tutti, non solo per chi è facile colpire con una sanzione amministrativa, ma anche per i ladri di borse al duomo, per i vagabondi e gli spacciatori, per gli abusivi e per i rapinatori. Il comune non si nasconda dietro la facile scusa che questi non sono problemi di natura amministrativa poiché ciò non fa venire meno la sua responsabilità politica e morale. Urge una presa di posizione dell’amministrazione ora, subito, prima che sia troppo tardi e che la situazione degeneri irrimediabilmente”.