Si chiama Hamrouni Hamza il ventisettenne accusato di essere il responsabile della morte di Zakir Hossain. L’uomo si è dato alla fuga nel pomeriggio di martedì imbarcandosi a Malpensa con un volo per la Tunisia.
Con lui la notte dell’aggressione Simone Tabbita, classe 1992, un minorenne di circa 16 anni e F.C.. Per Hamrouni Hamza il reato contestato è omicidio preterintenzionale, per Tabbita e il minorenne si parla invece di favoreggiamento, mentre la terza persona, F.C., quella che nel video indossa il giaccone rosse, è ritenuta estranea ai fatti.
I quattro sono tutti incensurati e residenti a Cascina.
Appena l’ordinanza di custodia cautelare sarà firmata si avvieranno le pratiche di estradizione. “Con la Tunisia – ha spiegato il dott. Porpora – l’Italia ha firmato un trattato. Ma l’iter non sarà breve”.
Gli investigatori hanno stretto il cerchio nella giornata di ieri e anche grazie alla testimonianza di un cittadino che si è fatto avanti hanno identificato i quattro, le cui foto ha spiegato il Pm Antonio Giaconi della Procura, sono state rintracciate su Facebook.
All’identificazione è seguita la perquisizione di alcune delle abitazioni dei coinvolti che hanno portato al reperimento di alcuni dei vestiti indossati la notte di domenica: il giaccone rosso, una tuta nera e la giacca di jeans dell’aggressore.
Simone Tabbita è stato rintracciato a Roma, ma gli investigatori sembrano escludere che la sua fosse una fuga, “piuttosto – ha detto il dirigente della Digos e della mobile dott. Rainone – una scappata dettata da motivi di cuore. Tanto che si è dimostrato subito disponibile a collaborare”. Nella capitale infatti sembra abiti una ragazza con cui il Tabbita intrattiene una relazione sentimentale.
I giovani coinvolti sono stati sentiti e si sono dimostrati collaborativi: da loro sarebbe arrivata la conferma che l’autore del pugno che ha provocato la morte di Zakir Hossain è Hamrouni Hamza. Così come hanno confermato i futili motivi che hanno provocato il decesso: una notte alla ricerca della lite. Il colpo secondo gli inquirenti sarebbe comunque un’iniziativa personale del fuggitivo.
I tre ragazzi secondo gli inquirenti avrebbero però percepito la gravità di quanto accaduto la notte di domenica.
Hamrouni Hamza, 1987, è di nazionalità tunisina, vive in Italia da una decina d’anni con regolare permesso di soggiorno, autotrasportatore.
Simone Simone Tabbita, classe 1992, vive con i genitori e lavora in una cooperativa
Il sedicenne, vive anche lui con la famiglia e frequenta le scuole superiori
F.C., classe ’94, è disoccupato e risiede con i familiari.
In corso questa mattina l’autopsia sul corpo di Zakir Hossain che dovrà accertare la causa della morte: se sia stato il pugno ricevuto, oppure il conseguente impatto sullo spigolo del muro. Nel primo caso, come già spiegato ieri dal dott. Giaconi e dal dott. Porpora l’imputazione potrebbe trasformarsi per l’indagato in omicidio volontario.
Oggi alle 15 il corteo della comunità bengalese per chiedere giustizia sull’omicidio.