Un appello sottoscritto con oltre 250 firme, tra cui autorevoli nomi del mondo della cultura e della scienza, per chiedere di non autorizzare la Route Nazionale Agesci 2014, prevista per l’estate al Parco di San Rossore. I primi firmatari sono Fabio Garbari, presidente della Società Botanica Italiana, docente di Botanica Agraria all’Università di Pisa e già direttore dell’Orto botanico di Pisa; Mauro Nozzolini e Alessandro Spinelli, naturalisti.
I sottoscritto dell’appello, che è ancora aperto (in calce l’elenco completo) hanno preso posizione dopo aver letto lo Studio di Incidenza, ma la Conferenza dei Servizi non ha ancora dato il via libera definitivo al progetto, mentre la portata dell’evento è confermata: 30.000 persone per 4 giorni. Di seguito il testo dell’appello
La lettura – e rilettura – delle 74 pagine dello “Studio di incidenza” proposto dall’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani per poter giustificare un raduno nazionale in San Rossore, previsto per il mese di agosto, provoca a chi scrive non tanto una sensazione di sgomento ma uno stato di vero allarme per quanto riguarda l’opportunità di tale manifestazione in un luogo che, caro ai Pisani e ai Toscani – e non solo – per la sua storia granducale, poi reale e quindi repubblicana, rischia danni e alterazioni ambientali forse non irreversibili ma certo non riparabili in pochi anni.
Il documento intitolato “Studio di Incidenza” merita qualche commento, visto che ben pochi ne sono a conoscenza e che lo stesso Comitato Scientifico del Parco Regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli non risulta essersi espresso, come prevedono le norme, al proposito.
La procedura per la valutazione di un progetto, di un piano, o di interventi che potrebbero compromettere la qualità ambientale di un sito della Rete Natura 2000, prevista dalla Direttiva comunitaria Habitat, recepita a livello nazionale e dalle leggi toscane per i Siti di Importanza Regionale (SIR), tra i quali San Rossore con il Parco rappresenta una singolarità in termini geomorfologici, biogeografici, storici e culturali ben nota, è obbligatoria.
Quando un SIR ospita habitat naturali o specie definite prioritarie, eventuali interventi che potrebbero rivelarsi distruttivi possono essere effettuati, dopo attenta e rigorosa valutazione, esclusivamente per motivi di tutela della salute o della sicurezza pubblica, previo parere di una Commissione europea.
Esaminiamo i dati del Progetto. Il raduno scout che si svolgerà dal 6 al 10 agosto su 74 ettari di San Rossore, lungo il viale che da Cascine Vecchie porta a Cascine Nuove, prevede: 30.000 (trentamila!) ragazzi tra i 17 e i 21 anni, collocati in 10.000 tende, in cinque “sottocampi” ciascuno di 6000 persone; 2000 adulti in un campo tende per la gestione delle attività connesse alla manifestazione; una piazza di 4000 mq con un presidio sanitario; due palchi (di 10 x 8 e di 6 x 4 mq); un magazzino per i generi alimentari; una segreteria; 1400 (millequattrocento!) servizi igienici di tipo chimico (220 in sei zone), 80 dei quali nell’area centrale, da vuotare due volte al giorno tramite autobotti; 750 docce e 750 lavabi con rete di distribuzione idrica fornita dall’acquedotto comunale (405.000 litri d’acqua ogni ora, in agosto!), con scarichi nel bosco; un’area di 5 ettari con una tenso-pagoda per 500 persone; spazi espositivi coperti per mostre, biblioteca, cinema, stampa.
Per la cerimonia di apertura, di chiusura e di una veglia serale verrà montato un palco “di grandi dimensioni” con muri laterali alti 12 metri; fari e altoparlanti collocati sui pini con portata luminosa e sonora di incalcolabile effetto, e tante altre cose ancora. Meno male che non sono previste attività di cucina: i pasti saranno distribuiti da servizi esterni. Le attività di cantieraggio, il montaggio delle strutture, i livellamenti del terreno, la realizzazione delle opere correlate all’evento e al loro smontaggio a fine manifestazione incideranno per 3-4 mesi.
Un sito di importanza regionale (SIR) e comunitaria (SIC), zona di protezione speciale (ZPS), ricco di valori naturalistici, con delicati e fragili equilibri tra storia dell’Uomo e vicende paleo-biogeografiche, con elevatissima biodiversità floristica e faunistica non dovrebbe ospitare simili eventi. Non sono convincenti le argomentazioni conclusive della NEMO (Nature and Environment Management Operators Slr, chiamata a valutare il Progetto), quando l’incidenza sull’integrità degli habitat, che verrebbero lievemente alterati, è classificata non significativa. Nessuna alterazione avrebbe questo raduno sull’integrità della flora, lieve l’alterazione sulla fauna. Insomma le interferenze sugli habitat sarebbero minime. Si vorrebbe poi sapere quali soluzioni mitigative degli impatti degli scarichi, e non solo, in accordo con l’Ente Parco potrebbero essere sostenute per una fattibilità tecnica ed economica che ci sembra francamente inattuabile.
Che in San Rossore sia stato proposto un evento così rilevante, sostenuto da probabili logiche politiche, patetiche se non ipocrite, e da considerazioni di natura commerciale che gli stessi scout dovrebbero contestare, dovrebbe suscitare una risoluta presa di posizione da parte dei cittadini, degli Enti e della Associazioni più sensibili e responsabili. Le aree protette non devono essere asservite a ruoli che non siano quelli previsti dalle leggi, dalle norme e dai fini per i quali sono state delineate. Per i motivi sopra esposti e nella convinzione che la Tenuta di San Rossore non vada trattata né oggi né mai come un semplice parco pubblico, i firmatari di questo documento si appellano al Presidente della Regione Toscana, dott. Enrico Rossi, affinché ritiri la disponibilità della Regione allo svolgimento della manifestazione all’interno della Tenuta.
Si rivolgono inoltre al Presidente del Parco di Migliarino-S.Rossore-Massaciuccoli, dott. Fabrizio Manfredi, al direttore dell’Amministrazione, dott. Andrea Gennai, ai membri del Consiglio di amministrazione, affinché esprimano parere contrario allo svolgimento dell’iniziativa. Consapevoli del fatto che il raduno AGESCI è stato programmato e che il suo iter organizzativo è già avviato, proponiamo che esso possa svolgersi all’interno del territorio del Parco, ma in zone ambientalmente meno fragili della ex Tenuta presidenziale, quali ad esempio le zone agricole della Tenuta di Coltano o quelle poste a lato della strada che da S. Piero conduce a Camp Darby.
Fabio Garbari – Alessandro Spinelli – Mauro Nozzolini – Elena Zito – Ettore Pacini – Daniela Ciccarelli – Agostino Della Togna – Irma Nardi – Rita Panattoni – Mauro Del Corso – Flavio Costantini – Paolo Tongiorgi – Paolo Meletti – Luciano Santini – Isa Grilli – Roberto Sindaco – Giuseppe Bogliani – Marco Isaia – Stefania Romoli – Lorenzo Fiore – Elvira Dematthaeis – Laura Geppetti – Direttivo Unione Zoologica Italiana – Giovanni Boano – Giorgio Barsotti- Andrea Corti- Enrico Mazzuoli – Federico Oliveri – Salvatore Buonavoglia – Roberto Balatri- Carlo Galletti- Luigi Moretto- Bruno Innocenti – Cristina Cosci – Antonio Maffei – Nilo di Modica – Luca Baccini – Andrea de Carli – Barbara Giannini- Doretta Cosci – Federico Mazzantini – Antonella Capecchi – Sergio Capecchi- Fausto Guccinelli – Beatrice Bardelli- Luisella Mori- Carla Nocchi- Salvatore Settis – Massimo Scali – Maurizio Persico – Cinzia Meucci – Giovanna Niccoli- Massimo Duranti- Adriano Prosperi – Luigi Piccioni- Elisa Pasqualetti – Paolo Romboli – Giovanni Fascetti – Valentina Prosperi – Leonardo Bertelli – Paolo Mariotti – Alberto Giorgi – Enio Nardi – Guido Moggi – Anna Maria Mercuri – Claudia Perini – Giulia Caneva – Stefano Armiraglio – Salvatore Ragusa – Franca Tommasi – Cinzia Forni – Giuseppina Falasca – Giovanni Cristofolini – Maria Beatrice Bitonti – Nicola Longo – Ignazio Camarda – Lucia Colombo – Anna Laura Pistarino – Chiara Nepi – Lorenzo Cecchi – Cecilia Totti – Marta Mariotti – Consolata Siniscalco – Francesco Maria Raimondo – Consiglio Direttivo Società Botanica Italiana – Collegio Consultivo Società Botanica Italiana – Anna Nocentini – Paolo Cascinelli – Lucia Tomasi Tongiorgi – Luca Ciompi – Marco Zuffi – Enrico Busato – Piermauro Giachino – Marco Demaria – Massimo Meregalli – Massimo Olmi – Eraldo Bocca – Angelo Garanzini – Giorgio Baldizzone – Carla Solaro – Rosanna Piervittori – Claudia Rossato – Alberto Guizzardi – Marcello Marinelli – Elena Manea – Bruno Tribaldi – Claudio Pulcher – Alessia Raspagni – Giampiero Reinero– Marco Mucciarelli – Gian Battista Mortrino – Renato Matteucci – Stefano Costa – Lorenza Cerrato – Ivano De Negri – Mauro Bassignana – Estella Barbera – Maurizio Rizzotto – Daniela Bouvet – Giampiero Reinero – Fulco Pratesi – Enrica Matteucci – Giovanni Carmignani – Gianfranco Alessandria – Piergiorgio Simonetta – Massimo Salamano – Alessandro Moretti – Raffaello Corsi – Lucia Zullo – Liliana Cristiano – Cesare Borsacchi – Marco Dellacasa – Roberto Dell’Orso – Anna Bossi – Cinzia Morachioli – Elena Fioretti – Domenico Rosselli – Mimmo Renna – Loretta Libertini Bergamo – Laura Poggio – Pierluigi Sommariva – Giusi Rezza – Giulia Masoero – Gruppo Micologico Torinese – Lavinia Latino – Enza Ganzerla – Renzo Caligara – Donatella Basaglia – Luigi Cassulo – Iwona Borus – Silvia Ghidotti – Giorgio Pellegrino – Domenico Rebola – Giuseppina Dallosta – Gianni Repetto – Sara de Angelis – Cristiana Cerrato – Enrica Ferrero – Paola Violino – Irene Vacirca- Marta Rollandin – Susanna Luciano – Carlo Nebbia – Michele Lonati – Adriana Garabello Varvello – Giovanni Mainetto – Guglielmo Vacirca – Jacopo Ristori -Ferruccio Cerutti – Mario Cozzo – Dimitri Buracco Ghion – Patrizia Scandurra – Francesco Garetto – Vittoria Roatti – Pierfranco Cavazzuti – Laura Codeca’ – Claudia Angiolini – Andrea Barsanti – Daniela Giannecchini – Danila Buttacavoli – Letizia Debetto – Pierluigi Franchini – Marina Bertelloni – Paola Bertotto – Giuseppe Misuraca – Roberto Taverna – Gianna Bosio – Chiara Flora Bassignana – Alessandro Girodo – Bruno Guazzo – Claudio Berna – Stefano Toninelli – Casini Rossana – Malayka Picchi – Nicola Giovanni Sitta – Giovanni Senes – Fausto Bonafede – Giovanni Balma
La proposta alternativa c’è e mi sembra più che ragionevole. Confido in Enrico Rossi e nella sua saggezza di governatore del territorio toscano.
ma se non ricordo male nei dintorni di camp derby c’è già un campo scout appartenente agli scout cngei.
Sì, a nord di camp derby, prima di san piero a grado c’è un campo scout cngei delle dimensioni di metà campo di calcio circa.
Che c’entra con quanto descritto nell’articolo?
Per completezza e parità di informazione bisognerebbe pubblicare la controreplica di questo comitato a Gennai e il link a dove è possibile firmare l’appello- Io l’ho trovato in un altro giornale on line: Per chi interessa è questo:
sandrospinelli@hotmail.it