Due mesi e mezzo sono trascorsi dalla firma in Prefettura dell’accordo per la creazione di una squadra di volontari specializzata nella tutela del patrimonio storico artistico. Mesi in cui si sono levate voci, fra cui quella di Tomaso Montanari, che ne chiedono con forza il ritiro.
Fra i molti soggetti che si sono mossi per chiedere che quell’accordo venga accantonato l’Associazione culturale Artiglio, che si è mossa per incontrare alcune delle istituzioni che sul quel preliminare hanno apposto la firma. Così in quesi ultimi giorni hanno incontrato l’arch. Marta Ciafaloni, funzionaria della Soprintendenza di Pisa e Livorno, la dott.ssa Isabella Lapi della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana) e Sara Nocentini, neo-Assessora alla Cultura della Regione Toscana. “I nostri interlocutori” – spiega l’Associazione Artiglio – “hanno espresso le loro molte perplessità sulla vicenda, mostrando dubbi di liceità e di opportunità nel portare avanti il preliminare di accordo. Da parte nostra abbiamo ribadito la necessità di stralciare quell’atto e di aprire un ampio dibattito sul tema, a cui tutti loro si sono dichiarati disponibili a partecipare”.
Nel frattempo sono trascorse le due settimane dall’incontro con gli assessori Andrea Serfogli e Dario Danti sull’accordo prefettizio sul volontariato nel settore dei beni culturali. Associazioni dei professionisti dei beni culturali, docenti universitari, studenti, dottorandi, gruppi e associazioni varie tornano sul tema, ripercorrono i passaggi del dibattito e ribadiscono la richiesta di un ritiro dell’accordo e dell’apertura di un confronto (nel box l’elenco completo dei soggetti e firmatari della nota).
“Il 9 aprile – scrivono – presso il Comune di Pisa, i rappresentanti di tutti i gruppi che si erano riuniti il 21 marzo scorso presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere hanno presentato agli assessori al Patrimonio Andrea Serfogli e alla Cultura Dario Danti la richiesta di ritiro dall’accordo firmato il 3 febbraio scorso in Prefettura, che delega la tutela del patrimonio artistico cittadino a una e una sola associazione di volontari”.
È in quella occasione che sono state esposte agli assessori le criticità rilevate in quell’accordo.
“Tali criticità risiedono nell’illegittimità giuridica dell’accordo, anche in base alle normative vigenti sul volontariato e sulla gestione dei beni culturali, oltre che nell’ambiguità delle formule adottate quando si parla di tutela e di ‘interventi di minuta manutenzione’ “.
Ed è stata manifestata “la preoccupazione che tale accordo rispecchi una preoccupante sfumatura dei confini tra lavoro retribuito e volontariato, che rischia di diventare la regola nel mercato nazionale del lavoro”.
In quella sede Danti e Serfogi “hanno preso atto delle obiezioni espresse e si sono impegnati a riferirne al Sindaco. Hanno inoltre promesso di comunicare pubblicamente agli intervenuti gli esiti di tale colloquio entro due settimane”.
Un periodo di tempo, ricordano, ormai trascorso: “Rimaniamo in attesa – scrivono – di un riscontro concreto agli impegni assunti in sede di discussione e ribadiamo la richiesta che il Comune si esprima a favore del ritiro dell’accordo e promuova un dibattito pubblico, ampio e partecipato sullo stato del patrimonio culturale cittadino”.