Ti sei stancato di fare scena muta nelle rock-discussioni in birreria?
Sai tutto di calcio ma nel tuo gruppo di amici fidati sono tutti fissati col rock?
Puoi cambiare amici, certo. Ma se nel tuo sangue scorre ancora qualche orgoglio, questo è il momento di combattere la sfida che la vita ha messo sulla tua strada: diventare un finto esperto rock! Poi ci sarà tempo per diventare un vero esperto rock, per diventare uno studioso metodico di questa musica fracassona e arrapante, ma sarà un lavoro certosino e polveroso.
Ora dedicati a questa truffa da affrontare con metodo, diventare un finto esperto rock non è un gioco da ragazzi, è un’avventura basata sull’improvvisazione, è una finzione evasiva, disciplinata, spietata. Non scommettere mai sull’ignoranza dell’avversario, e anche se il pezzo in onda ti sembra sconosciutissimo, lascia perdere di fingere di conoscere il gruppo in questione inventandoti nomi che devi stare attento a non riderci da solo. C’è gente crudele e precisina in giro, gente che estrae l’ iPhone d’ordinanza e lo mette in ascolto, c’è un’applicazione che riconosce i pezzi, anche quelli più sconosciuti. Oppure il precisino, che ti vuole distruggere in tre mosse, potrebbe essere così gentile da chiederti lo spelling del nome del gruppo che hai appena inventato, e controllare sul solito iPhone eventuali altri pezzi dei famosissimi Sunset at Breakfast. Non è facile capire al volo quanto ne sa il compagno di bancone, comunque si sta bevendo senza problemi la bischerata che t’è appena scappata, quando hai sentito un attacco di chitarra e hai detto che sono i Rolling Stones e invece sono i Black Crowes, te ne sei accorto troppo tardi.
Il tipo non si scompone, questi per lui possono essere i Rolling Stones, vuol dire che ne sa poco di rock, e allora puoi sbizzarrirti nella morbosa descrizione dei truci episodi nel backstage di Copenaghen, in quell’ultima tournée europea dei californiani Sunset at Breakfast, una band che è stata definita l’anello di congiunzione tra la psichedelia californiana dei fine sessanta e il glam rock con i tacchi alti. Ti sembra di aver esagerato? Alla prima risata utile, infilatici come una scheggia e urla che i Sunset at Breakfast non esistono, almeno, credi, però ti sembra di ricordare che c’un pezzo dei Residents che s’intitola, più o meno, così. Dai peso a quello che dici, come fosse una merce rara. Facciamo un esempio: hai appena imparato a distinguere il garage rock degli ottanta da quello dei sessanta, senti un pezzo che è tipo Fuzztones, però non sei così sicuro, però ci assomigliano e tanto. Ti butti e dici che sono i Fuzztones. In questo caso stai usando quella che chiamiamo ‘la bugia limitata’, ossia una boiata moderata, quella che scoperta non fa così male. Se ti butti, buttati sul serio -ma dai, cazzo, questi sono i fottutissimi Fuzztones! Mi meraviglio di non averli riconosciuti subito. Meravigliosi, i Fuzztones – Se ti va liscia anche questa, continua il discorso in una manovra d’alleggerimento con brevi divagazioni tematiche sui riverberi a molla e sugli amplificatori valvolari. Era tutto un altro suono, se tu pensi che i Beatles hanno fatto i dischi con un otto tracce su nastro…
Non fare intuire mai l’inconsistente bacino d’utenza del tuo rock, non avventurarti in malfermi elenchi di gruppi rock australiani, e tantomeno deturpali con aggettivi come -incendiario, seminale, lisergico, al limite utilizza fresconate giovani –riff di chitarra come calci volanti di canguri imbestialiti, o cavatela col fatto che il gruppo che stai descrivendo è un gruppo-bomba. Cerca di usare la parola meraviglioso dieci volta all’ora, e impara ad averci ben stampato in mente l’elenco di almeno cento dischi rock, devi sempre essere pronto a spiattellare in sequenza rapida 100 dischi rock meravigliosi. E’ un esercizio da fare da solo, davanti allo specchio. Non provare a ricordare le canzoni, pensa ai loghi dei gruppi, alle toppe sui giacchetti di jeans al liceo, le scritte a pennarello sugli zaini, la memoria visiva è più veloce e meno paranoica di quella uditiva. Osserva i veri esperti rock nella vita di tutti i giorni. Sei come un infiltrato in una gang di motociclisti. Devi parlare come loro, devi mangiare come loro, entrare nel dettaglio quotidiano di una ritualità il più possibile naturale, fallo anche per i Sunset at Breakfast, un gruppo che detonava pezzi tra hard rock e funk e surfava lungo le scosse dell’esplosione. Diventare un finto esperto rock è una forma di meditazione attiva che ti fa crescere l’autostima e amplia gli spazi di ricreazione ludico-sociale. Non cascare dalle nuvole se un ragazzetto imberbe ti dice che lui suona musica shoegaze, non farti tradire dall’emozione, cambia discorso, con leggerezza, e che non ti passi mai per la mente di chiedergli informazioni a proposito degli… hipsters.
Ico Gattai
Io sapevo che potevi diventare un mega esperto di ruoc grazie alle pietre miliari di Ondarock, no?
io amo i Sunset at Breakfast, ho il primo loro LP, del ’76 l’omonimo “Sunset at Breakfast” ristampa del ’78 in edizione limitata 200gr.