Pisana, iscritta all’università di Torino, è Valeria Camilloni la giovane denunciata per resistenza durante la manifestazione del Primo Maggio a Torino in cui si sono registrati feriti e un arresto (insieme a Valeria anche un altro ragazzo denunciato per resistenza ).
In una video- intervista pubblicata su infoaut.org Valeria spiega le ragioni che l’hanno portata a scendere in piazza.
“Sono una studentessa precarizzata, dovrei essere una borsista ma non essendoci risorse sufficienti la borsa di studio per me non c’è. Mi arrangio con lavoretti precari e spesso al nero”.
“Sono scesa in piazza il Primo Maggio – spiega – perché è una festa che sento mia. In cui insieme ad altre migliaia di persone posso portare la mia frustrazione personale e la mia condizione di vita dondolante e flessibile”.
In piazza, racconta Valeria, “ci siamo trovati davanti personaggi e partiti come il PD che sono responsabile della nostra condizione di vita: è iniziata una contestazione verbale e immediatamente sono state schierate le forze della polizia che hanno caricato i manifestanti”.
Da lì il corteo è comunque riuscito a partire, all’arrivo in via Roma racconta “siamo stati di nuovo caricati. Io ero lì, sono caduta, sono stata colpita sul fianco destro, sono stata calpestata. Poi sono stata tirata in piedi e strattonata”. Valeria racconta di essere stata tirata per il collo e trascinata.
Da lì, insieme ad un altro ragazzo, è stata condotta in Questura e poi accompagnata in ospedale.
Valeria è stata rilasciata a piede libero con una denuncia per resistenza.