Ricordate quando vi ho promesso che avrei recensito solo giochi in italiano? Mentivo. In compenso, i tre titoli per iPhone di oggi sono ottimi giochi gratuiti, e non richiedono chissà quale conoscenza della lingua inglese. Se poi sono disponibili anche per altri tipi di furbofoni, non ho idea.
Nel carcere di massima sicurezza di Nuclear Justice 2084 (Berzerk Studios), ci sono ondate su ondate di allegri detenuti mutanti che hanno deciso di fuggire. L’energumeno che impersonate ha da impedirglielo, e il primo modo per farlo è quello di prenderli a ciaffate. Il secondo modo è invece quello di investire i vostri sudati risparmi in guardie armate e pozzanghere alcaline che rallentino i gaglioffi. I controlli a volte imprecisi e qualche bug non inficiano più di tanto questo simpatico ibrido tra Double Dragon e i giochi cosiddetti tower defence.
Fairune (Skipmore Limited) è invece un gioco di avventura che sotto una veste grafica innocente nasconde un grado di sfida da denuncia immediata. Nei panni di una ragazzina, attraversate un pianeta un po’ fantasy, un po’ tecnologico, ma tutto stronzo, perché farcito di enigmi e mostrilli. Il combattimento contro i mostrilli è assai semplificato: basta andargli addosso e il gioco calcolerà se siamo più forti noi o loro, a seconda del livello di esperienza (c’è anche una funzione per vedere il tipo di mostro corrente più adatto alla pugna). Gli enigmi invece vanno dal facile al bastardo, e in buona sostanza se volete portarvi appresso un delizioso Zelda in miniatura, questo gioco fa per voi.
Finiamo in bellezza con Dungeon Story (Pantazos Deligiannis), rompicapo anch’esso fantasy, che vi mette davanti righe e colonne di simboli da unire col ditino secondo linee e diagonali. Più simboli dello stesso tipo unite in un turno, maggiore è l’effetto della vostra azione: le spade provocano danno fisico agli avversari, i bastoni danno magico, i cuori ripristinano l’energia e le monete il portafoglio. È un gioco assai più sobrio ed educato della media del genere, perché non vi molesta con continue richieste di versare dindi all’autore, né cerca di stupirvi con effetti speciali. Provare per credere.
Tommaso Mongelli
www.fandonia.net