Verrà discusso oggi in consiglio comunale un question time presentato dal consigliere Ciccio Auletta (Una città in Comune – Rifondazione Comunista) sulla situazione dei profughi ospiti a Piaggerta, in particolare dopo la protesta che hanno condotto la scorsa settimana, e di quelli accolti nella struttura di San Piero a Grado.
Auletta chiede chiarimenti sulla situazione dei profughi a seguito della sua visita, “la mattina di Mercoledì 21 Maggio 2014, alla struttura di San Piero, e il giorno successivo a quella di Piaggerta”.
Giorno in cui i profughi “hanno organizzato un sit-in per protestare contro le modalità di gestione del loro centro di accoglienza. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, e secondo quanto è stato riferito anche al sottoscritto, agli ospiti non viene erogato il pocket-money, e non vengono forniti adeguati servizi di orientamento legale e di insegnamento della lingua italiana; il ricambio degli abiti avviene a scadenze irregolari, impedendo così agli ospiti di usufruire di un adeguato vestiario”.
Cita quindi le parole dell’assessora Sandra Capuzzi, da noi intervistata quel giorno: “L’assessore Capuzzi non ha sostanzialmente smentito le dichiarazioni dei profughi. L’assessore ha riconosciuto che gli ospiti della struttura di Piaggerta hanno frequentato appena tre lezioni di lingua italiana (in circa due mesi di permanenza), e non hanno avuto il pocket-money che spetta loro”, dice ancora Auletta.
Il consigliere aggiunge i riferimenti normativi sull’accoglienza e la convenzione-tipo che le Prefetture devono stipulare con gli enti gestori, al fine di garantire agli ospiti un servizio adeguato e conforme alle normative sulla protezione internazionale e sull’asilo politico.
“Le disposizioni della predetta convenzione appaiono gravemente disattese nel caso della struttura di Piaggerta”, aggiunge, “e pur non avendo competenza diretta nella materia, la Società della Salute è stata coinvolta in tutte le fase decisionali della procedura, e ha collaborato attivamente con la Prefettura sia nell’individuazione delle strutture di accoglienza, sia nella scelta degli enti gestori”.
Per queste ragioni chiede al Sindaco “quali iniziative ha preso e intende prendere per garantire agli ospiti delle due strutture di accoglienza, e in generale ai richiedenti asilo e rifugiati giusti sul territorio, i servizi e i diritti previsti dalle citate circolari del Ministero dell’Interno, e più in generale dalle normative in materia di protezione internazionale”.