MENU

Arsenali Repubblicani, il punto sui lavori

arsenali

Ancora sette mesi e gli Arsenali Repubblicani saranno terminati. La chiusura del cantiere è infatti prevista per il 31 dicembre di quest’anno, mentre già ai primi di luglio saranno completate le coperture delle campate che già oggi sono a buon punto. A illustrare gli interventi fatti e quel che resta da completare l’assessore Andrea Serfogli durante un sopralluogo agli Arsenali della commissione cultura del Comune, insieme all’assessore Dario Danti.

I lavori agli Arsenali Repubblicani, dove ad aprile è stata “scoperta” la sesta campata, fanno parte dei progetti Piuss e rientrano nel più ampio progetto di recupero che include la Torre Guelfa e gli Arsenali Medicei, futuro museo delle Navi.

Un intervento finanziato con oltre 5 milioni di euro (in cui rientra anche il recupero della Torre Guelfa) che farà degli Arsenali Repubblicani un’area a destinazione flessibile: spazio funzionale al Museo delle Navi Antiche, punto di informazione turistica, centro espositivo, ma anche a destinazione commerciale come punto di promozione dei prodotti del territorio. Esterni invece i bagni, per cui è stata realizzata una struttura in muratura appositamente dedicata, “in modo da non compromettere la struttura interna degli Arsenali” spiega Serfogli.

 

 

Gli interventi realizzati fino ad oggi ammontano a circa 2,8 milioni di euro: cifra già pagata e contabilizzata. Mentre per la sistemazione dell’area esterna adiacente agli Arsenali Repubblicani sono già previsti in bilancio circa 525 mila euro.

Il progetto originario prevedeva anche il recupero dell’intera area verde circostante, vasca di Michelucci inclusa. Un intervento non ritenuto finanziabile nel 2011 attraverso i PIUSS. L’idea però non è stata abbandonata, come spiega Serfogli: “Contiamo di inserirci in altri finanziamenti europei che dovrebbero arrivare”, afferma.

Nello specifico l’attesa è per il “Bando Destinazione Italia”. Un bando attraverso cui il Comune conta di reperire i 3 milioni di euro necessari al recupero della vasca di Michelucci, dell’area verde, inclusa l’arena concerti, ma anche del bastione di San Giorgio, della Torre di Sant’Agese e del tratto di mura circostante gli Arsenali.

E mentre questo cantiere procede si continuano a cercare soluzioni per recuperare altre parti del patrimonio cittadino. Se per il rifacimento della chiesa della Spina “sono stati inseriti nella variazione di bilancio che dovrà andare in variazione 200 mila euro” (i ponteggi per procedere all’ispezione della copertura dovrebbero essere montati a chiusura della mostra sui Fili a Piombo che si inaugura a breve), per la chiesa della Qualquonia, il bastione del Parlascio e la chiesa di San Zeno i progetti di recupero saranno presentati per essere finanziati dalla Fondazione Pisa.

Download PDF

Scritto da:

Pubblicato il: 28 maggio 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Urbanistica

Visto da: 1323 persone

, , ,

Post relativi

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi paginaQ per email

Ciao!
Iscriviti alla newsletter di Pagina Q
Se lo farai ci aiuterai a far vivere l’informazione nella nostra città e riceverai la versione mail del quotidiano.
Naturalmente non cederemo a nessuno il tuo indirizzo e potrai sempre annullare la tua iscrizione con un semplice click sul link che troverai in ogni nostra mail.