Nel 2007, John Maloof acquista all’asta una scatola piena di negativi e pellicole ancora da sviluppare. Stava scrivendo un libro sulla storia di Chicago, la sua città, ed era alla ricerca di vecchie foto della Chicago che fu. Guardò velocemente i negativi senza farci troppa attenzione e non
vide niente che potesse essere utile alla sua ricerca. Ma poi tornò a guardarli.
E scoprì Vivian Maier.
Il documentario Finding Vivian Maier, di John Maloof e Charlie Siskel del 2014 racconta la scoperta delle fotografie di Vivian Maier, le indagini per scoprire chi fosse e lo sforzo di farla conoscere al resto del mondo. E forse la cosa più facile è stato il ritrovamento delle pellicole, perché le grandi istituzioni sembravano poco interessate alle foto di una fotografa già deceduta, e Vivian Maier era avvolta nel mistero. Ma John Maloof è testardo e crede soprattutto nella bellezza delle fotografie scoperte; così poco alla volta riesce a organizzare una mostra e scoprire l’identità della
persona che le scattava.
Oggi l’opera di Vivian Maier è conosciuta e apprezzata; tutte, tantissime, le sue foto sono state sviluppate e stampate; ci sono state mostre negli Stati Uniti e in Europa. Anche della persona Vivian Maier si sanno un po’ di cose, e il documentario si sofferma molto sulle interviste a chi l’ha conosciuta, soprattutto giovani adulti per i quali aveva fatto la tata e i genitori di questi che l’avevano assunta.
Ma la sua figura rimane comunque avvolta ancora nel mistero, perché dalle interviste Vivian Maier emerge come una persona molto eccentrica e ancor di più riservata, tanto che nessuno conosceva il suo incredibile talento. E forse è meglio così. Perché così parlano soprattutto le sue meravigliose fotografie, e i suoi tanti autoritratti in cui ci guarda diritto negli occhi e chissà cosa pensa.
Io dico che si sta semplicemente concentrando a inquadrare bene il soggetto e a trovare la luce giusta con la sua Rolleiflex bifocale. E ci riesce.
Come primo passo per far conoscere Vivian Maier, John Maloof mise su un sito che si può ancora vedere qui. Lo consiglio vivamente.